L’animale con un’ala ferita, è stato portato a Tor Caldara per i primi soccorsi
Sarebbe rimasto spiaggiato o incastrato tra le rocce del molo dello Splash Down, ad Anzio, un giovane gabbiamo, destinato a morire schivato dai villeggianti e da coloro che si fingono amanti della natura se non fosse stato soccorso da tre bambini dello stabilimento Tirrena. Con grande gioia di tutti e grazie all’aiuto di un pescatore che ha offerto il retino e due ragazzi in gommone, il giovane volatile è stato salvato e portato alla Riserva Naturale di Tor Caldara, sempre ad Anzio, dove dopo un primo soccorso a cura dei Guardiaparco Silvia e Vittorio, è stato trasferito presso il centro di recupero di Villa Fogliano, a Latina, per un intervento immediato all’ala. “Si tratta di un giovane gabbiano – ha affermato Vittorio Castellana, responsabile della Riserva Naturale di Tor Caldara – ancora in salute che dovrebbe avere subito il trauma da poco tempo; lo sguardo vivo, il suo appetito, il piumaggio sono indicatori di un buono stato di salute. Senza il soccorso, non potendo procurarsi il cibo, sarebbe morto nel giro di pochi giorni. Il nostro compito è anche questo, contribuire alla salvaguardia della specie”.
Al giovane “Jonathan” (così battezzato dai bambini del Tirrena che lo hanno soccorso) è stato attribuito il n. 209 e per lui è stato studiato subito un piano di recupero. Doveroso il ringraziamento nei confronti di Silvia Mercuri (una villeggiante della Protezione Civile) e della mamma Ornella Magnani per aver lanciato la richiesta di soccorso ed essersi arrampicate tra gli scogli per il recupero, ed un plauso ai giovani che con il gommone hanno prestato il loro aiuto. “Quello che fa più male – ha sostenuto una bagnante – è stata l’indifferenza di quanti avrebbero potuto intervenire piuttosto che affermare la morte sicura del volatile”. Una bella lezione di rispetto e civiltà quella fornita dal coraggio di tre ragazzini che si sono impegnati per aiutare un animale in difficoltà.