Immondizia abbandonata e sporcizia in ogni dove, la città ostaggio degli incivili
Girando per il territorio comunale di Nettuno, a piedi o in auto, una cosa spicca su tutte le altre, senza distinzione per il centro o per le periferie. La città è sporca. Non solo secchi dell’immondizia sparsi ovunque e piccole discariche create dai soliti incivili. La città è sporca ad ogni passo. Non vengono rimosse le cicche di sigaretta, gli aghi di pino e le foglie cadute dagli alberi che intasano i tombini (staremo a vedere le conseguenze con le prime piogge). Non vengono raccolti i volantini buttati per terra o caduti dalle auto (eppure il comune di Nettuno vanta un’ordinanza contro il volantinaggio proprio per evitare il degrado che ne consegue) e neanche i bicchieri di plastica, le cartacce i pacchetti di sigarette accartocciati. L’elenco è infinito. Avanzi di coni gelati, pacchetti di patatine vuote, resti di caramelle, fazzoletti per il naso si possono ammirare anche passeggiando sul lungomare o in piazza Mazzini. Ma anche secchi dell’immondizia abbandonati per strada, magari aperti da qualche cane in cerca di cibo, il cui contenuto si trova sparso in vie più nascoste (ma neanche tanto). Sacchi dell’immonndizia campeggiano ovunque, buttati nel canale della Stazione destinati a diventare cibo per topi, sotto la colonnina dei ticket per il parcheggio in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, sotto i pini in piazza Garibaldi, negli anfratti del cantiere di piazzale Berlinguer. 
Nella zona Zucchetti ad ogni passo c’è un sito discarica che avvelena l’animo dei residenti (la protesta corre sul web con i cittadini in prima linea che pubblicano foto fatte da loro quotidianamente) e lascia senza parole chi passa in auto (solo ieri è stata bonificata la discarica all’incrocio tra via Priverno e via Sermoneta, che viste le dimensioni raggiunte doveva campeggiare in zona da tanto tanto tempo). Non solo. La raccolta differenziata spassa spesso ad orari insoliti e questo fa si che molti cittadini che correttamente lasciano l’immondizia fuori dalla porta di casa la possano trovare li anche fino alle 12. Succede in tutta la parte della città a ridosso tra piazza Garibaldi e via Diaz, ma anche in altre zone. A questa situazione si va ad aggiungere un problema più specifico, quello delle deiezioni canine, tantissime, che spesso rendono difficoltoso passeggiare sui marciapiedi. In questo caso anche sanzionare i padroni dei cani incivili diventa un problema, visto che alla vista dei vigili si diventa tutti più educati. Infine, da segnalare, lo stato di totale abbandono di quasi tutte le aree verdi della città, dai parchi alle aiuole ai giardinetti. Una menzione a parte la merita il bosco di Foglino. I confini dell’area verde per tutta la lunghezza sono diventati meta di chi ritiene che la differenziata sia un compito davvero troppo difficile e che preferisce creare squallore e abbandono ovunque, senza dimenticare lo spettacolo delle prostitute (spesso attrezzate anche con dei materassi buttati per terra) che completano il pessimo quadro della situazione. Due le considerazioni inevitabili. La prima è che molti cittadini sono totalmente privi di senso civico e di educazione personale. Persone a cui a quanto pare non dispiace più di tanto vivere in un’enorme discarica a cielo aperto e che, di fatto, tengono in ostaggio tutti gli altri, costretti a subire il degrado che ha invaso ogni angolo della città e a pagare in bolletta le spese delle necessarie e periodiche bonifiche. La seconda è che l’amministrazione comunale di Nettuno (come quella di Anzio che ha lo stesso problema con interi quartieri sommersi dai rifiuti, diventati ormai parte di uno scenario quotidiano da cui comunque il centro, si salva) non si è mostrata capace, almeno fino ad ora, di studiare una strategia correttiva del sistema di raccolta differenziata o punitiva nei confronti di chi sbaglia. Resta la certezza che il sistema di raccolta dei rifiuti urbani, sempre più caro ed inefficace, così come è concepito ora, evidentemente non funziona.
