“Provaci ancora, Nerone”. La villa imperiale sul National Geographic

“Ha assassinato due mogli, forse anche sua madre. Secondo alcuni non era poi così cattivo…”. L’imperatore nato ad Anzio, tra le figure più controverse della storia, finisce in copertina, sul National Geographic Italia, che dedica il numero di settembre al restauro della Domus Aurea e “alla vera storia dell’imperatore più odiato”.  La prestigiosa rivista, in uno speciale tappezzato dalle foto della statua dell’imperatore e dei ruderi della villa, scrive della necessità di rilanciare un capolavoro unico”, prendendo spunto dall’opera di sensibilizzazione che sta portando avanti il Comitato per la tutela e la valorizzazione della spiaggia libera delle Grotte di Nerone e l’istituzione del Parco archeologico. Da mesi si raccolgono firme – ogni occasione durante l’estate è stata buona per chiamare a raccolta la città – per far arrivare la villa di Nerone in cima alla classifica del concorso Fai (Fondo Ambientale Italiano) “I  luoghi del cuore”. Servono almeno un migliaio di firme, per presentare all’ente un progetto di finanziamento e rilancio. Intanto le grotte e il patrimonio archeologico di Anzio finiscono in prima pagina e fanno il giro d’Italia. “In tutto il territorio dell’ex impero – scrive il National Geographic – c’è solo una città che ha scelto di celebrare Nerone: Anzio.  Qui Nerone è nato, qui c’era un’altra sua villa, ora quasi tutta sommersa, dalla quale provengono diversi manufatti conservati bel museo della cittadina”. Nell’articolo ampio spazio viene dato all’inaugurazione, avvenuta nel 2009, della statua “del famigerato figlio della città”, che negli ultimi tempi sta tornando prepotentemente all’attenzione grazie all’opera e al lavoro del comitato. I ruderi della villa, soggetti ad erosione e danni causati da mareggiate e frane, necessitano di un progetto serio di salvaguardia. Fratelli d’Italia ha ottenuto, di recente, l’approvazione  di una mozione in Regione per l’istituzione del monumento naturale “Villa e Grotte di Nerone e relativa area archeologica marina”. Al presidente della giunta regionale si chiede l’impegno nell’individuare”l’ente gestore del monumento naturale prevedendo una gestione integrata anche di concerto con le amministrazioni locali che sia in grado di individuare e attuare idonei interventi di tutela, recupero e valorizzazione, anche attraverso l’accesso o la partecipazione a bandi della comunità europea”.