Il direttore di Trenitalia Lazio ai microfoni di Radio Roma Capitale, parla degli interventi in corso per migliorare il servizio
«Allo stato attuale la rete ferroviaria gestita da Rete ferroviaria italiana è per il 35—40% ancora su binario unico. In molti casi non si tratta di una situazione che crea particolari problemi ai viaggiatori, ma su alcune tratte, come la Roma—Nettuno o la Cesano—Viterbo, questo stato crea problemi e difficoltà, visto l’alto numero di pendolari che utilizzano queste tratte ogni giorno. Ci sono in merito alcuni progetti di Rete ferroviaria italiana già in fase avanzata, come sulla linea Campoleone—Aprilia (proprio sulla Roma—Nettuno), e il raddoppio dalla tratta tra Guidonia e Lunghezza». Lo ha detto Aniello Semplice, direttore di Trenitalia Lazio ai microfoni di Radio Roma Capitale, nella trasmissione condotta da Paolo Cento.
«Trenitalia negli ultimi tre anni, per il Lazio, ha acquistato circa 70 nuove carrozze e altrettante ne arriveranno entro marzo 2015, e nel giro dei prossimi 3—4 anni contiamo di avere 300—320 nuove carrozze», ha spiegato il direttore. Infine, una battuta sul rapporto con i vari comitati dei pendolari, che nella giornata di venerdì sono intervenuti alla stessa emittente per uno speciale sul pendolarismo nel Lazio. «Io trascorro la metà del mio tempo relazionandomi con i comitati, abbiamo incontri istituzionali in Regione, ma io ho con loro contatti informali e quotidiani. Il nostro obiettivo— ha concluso Aniello Semplice —è migliorare il servizio, e nessuno meglio dei pendolari è in grado di segnalarci problematiche e difficoltà, permettendoci così di intervenire per risolverle». E ad ascoltare i comitati della tratta Roma – Nettuno Aniello Semplice di imput per migliorare il servizio ne avrebbe da vendere. Ritardi costanti, aria condizionata e riscaldamento che non funzionano praticamente mai su ogni carrozza (è più facile essere sorpresi nei momenti in cui funzionano che il contrario), pulizia delle carrozze inesistente, sicurezza zero (ad Aprilia non è insolito che salgano cittadini rom diretti a Roma per elemosinare e che già sul treno prendono di mira i pendolari spesso con atteggiamenti aggressivi e sempre, senza biglietto)… e questo senza considerare la situazione, ovviamente pessima, delle stazioni tra Nettuno e Anzio, sporche (in paricolare Lavinio e Anzio centro), con obliteratrici che non funzionano (Marechiaro e Anzio Colonia) e senza servizio di biglietteria (Anzio centro, Anzio Colonia, Marechiaro). Al momento che il servizio migliori resta una speranza.