‘Lavoro, Dignità, Uguaglianza. Per cambiare l’Italia’, questo il tema della grande manifestazione che si terrà domani 25 ottobre a Roma promossa dalla Cgil nazionale.
Per cambiare l’Italia’. Il lavoro, da difendere e da creare, questa la vera emergenza del Paese, e la Cgil propone un deciso cambio della politica economica del Governo Renzi, l’attuazione di investimenti pubblici e privati, l’estensione dei diritti, meno forme contrattuali e più stabilità, l’allargamento universale delle tutele, la diffusione dei contratti di solidarietà. Non vanno proprio giù le scelte del governo alla più grande Organizzazione sindacale del paese, con oltre 5 milioni e mezzo di iscritti, che non fa sconti a nessuno, tanto meno al PD di Matteo Renzi. Ma molti dissidenti della sinistra e non solo, saranno comunque in piazza in dissenso dalla linea del Premier, a partire da Stefano Fassina, Pippo Civati, Rosy Bindi, Gianni Cuperlo, Cesare Damiano. L’unico partito ad aver aderito ufficialmente alla manifestazione della CGIL è Sinistra Ecologia e Libertà che in questi giorni sta conducendo una dura battaglia in parlamento contro il Jobs Act e la riforma del mercato del lavoro voluta dal governo. “E’ il momento delle scelte, chiare, dedicate a creare lavoro“, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso si affida una lettera per chiamare a raccolta gli iscritti al ‘suo’ sindacato invitandoli a partecipare alla manifestazione del 25 ottobre a Roma. “Il vostro coraggio è importante – scrive la Camusso – Uniti possiamo aprire una nuova fase e cambiare l’Italia. Facciamo sentire la nostra voce, schierandoci dalla parte del lavoro. Facciamolo insieme“. La leader della Cgil ricorda che “sono passati sette anni dall’inizio della crisi e a pagarne il prezzo continuano a essere i lavoratori e le famiglie, i giovani e i pensionati, i precari, gli esodati, i disoccupati di ogni età“. In Italia ed in Europa “si continua con la politica del rigore che tra tagli lineari, interventi sul mercato del lavoro, blocco dei contratti, non dà lavoro e impoverisce le famiglie, come confermato dalla recessione che permane nel nostro Paese. La conferma di quelle politiche che, purtroppo, caratterizza il governo Renzi, insiste su un’idea di Italia che compete al ribasso, non scommette su innovazione, istruzione, ricerca, non scommette sul lavoro di qualità“. La Cgil – sottolinea Camusso – rivendica “un futuro che sia migliore, non peggiore del passato” ed è per questa ragione che ha organizzato la manifestazione sabato a Roma: per “restituire dignità a chi lavora e ripristinare un principio indispensabile: l’uguaglianza“. Attese centinaia di migliaia di persone. Per quanto riguarda le prenotazioni gestite direttamente dalla Cgil, relative a venerdì scorso, si registrano 3 mila pullman prenotati, 7 treni straordinari, più i posti nei treni ordinari, una nave dalla Sardegna e centinaia di prenotazioni aeree. Senza contare tutti coloro che si mobiliteranno dalla città di Roma e dall’intera regione Lazio e tutti quelli che arriveranno dal resto d’Italia autonomamente. Prevista una forte partecipazione degli studenti grazie all’impegno da parte delle associazioni degli studenti medi e universitari. Il percorso Sono previsti due cortei, uno da piazza della Repubblica e l’altro da piazzale dei Partigiani, con concentramento alle 9, partenza alle 9.30 e arrivo in piazza San Giovanni. Qui ci sarà un accompagnamento musicale dei Modena City Ramblers mentre dal palco si alterneranno interventi di delegati, giovani e precari, insieme a qualche sorpresa da scoprire direttamente il 25 ottobre. Il tutto si chiuderà con l’intervento conclusivo di Susanna Camusso. Il primo corteo, da piazza della Repubblica ospiterà i lavoratori provenienti da: Alto Adige, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto. Il percorso sarà: via l. Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, via Statuto, piazza Vittorio Emanuele II, via Emanuele Filiberto, piazza San Giovanni. Il secondo corteo partirà da piazzale dei Partigiani e sarà composto dai lavoratori di: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino. Il percorso di questo corteo sarà: via delle Cave Ardeatine, piazzale Ostiense, piazza di Porta San Paolo, viale Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, via Labicana, via Merulana, piazza San Giovanni.