Se da oggi e sino al 30 del mese vi chiederete se è esplosa una sorta di epidemia contagiosa tra gli uomini, quella di farsi crescere i baffi, beh, potete anche saltare la domanda e passare eventualmente alla prossima.
Novembre da qualche anno a questa parte è ufficialmente diventato Movember. L’unione delle parole Moustache (che in inglese significa baffi) e November. Un evento di livello mondiale che coinvolge gli sportivi (in particolare i rugbisti che da sempre ne sono i promotori più accaniti) ma anche persone comuni. Lo scopo è quello di “cambiare la faccia della salute degli uomini”, traduzione letterale di “change the face of men’s health”, e facendosi crescere i baffi si sensibilizza l’opinione pubblica. Ma come e su cosa?
Calmi, rispondiamo subito alla seconda domanda che adesso immaginiamo vi siete posti. Partecipando a Movember (un evento iniziato ufficialmente nel 2003 in Australia) si vogliono diffondere la consapevolezza del problema e raccogliere fondi per favorire la diagnosi precoce del cancro alla prostata e di altre malattie maschili. Tramite un check up annuale, un’indagine su storie familiari relative al cancro, la promozione di uno stile di vita più salutare…
Tutto questo semplicemente facendosi crescere i baffi? Non solo ovviamente, i “moustache” sono solamente l’interfaccia per dimostrare la propria adesione al movimento. Tramite il sito www.movember.com è possibile fare la propria offerta libera, nel quale è possibile pagare anche con Paypal. Considerate che dalle origini la fondazione Movember ha raccolto la cifra di 559 milioni di dollari, che hanno permesso di portare avanti 800 programmi in 21 nazioni diverse. Offerte che possono essere fatte anche da chi poi, esteticamente, eviterà di portare i baffi. Due anni orsono il Global Journal ha inserito Movember tra le 100 più importanti Ngo (Organizzazioni non governative) del mondo, tanto per chiarire che si tratta di una raccolta benefica seria e riconosciuta a livello universale.
Quali sono le regole di Movember? Sono molto semplici. Ogni “Mo Bro” (abbreviazione per Moustache Brother, il partecipante all’evento che in italiano si può definire come “fratello di baffi”) inizia il mese con il viso completamente rasato, e da lì in poi lascerà crescere i suoi baffi nel modo che riterrà più opportuno. A manubrio, folti, sfinati, l’importante è averli e spiegare a chiunque chieda informazioni sul proprio cambio di look gli intenti di Movember, sensibilizzando il prossimo e spingendolo a donare fondi per la ricerca e la cura. Se pensate che tutto questo non funzioni, date un’occhiata alle cifre qui sopra… E baffo sul viso a parte, ovviamente anche le donne possono donare, raccogliere fondi e fare anche loro opera di sensibilizzazione.
Sul nostro territorio a partecipare in maniera massiccia sicuramente ci sarà il Rugby Anzio Club, che ogni anno non fa mancare il proprio apporto (e non solo in termini di look) a Movember. Ma chiunque può aiutare gli altri semplicemente modificando per un mese il proprio viso e sensibilizzando gli altri. E chissà che poi non si scopra più affascinante.
Chiudiamo citando un altro dei tanti slogan di Movember: “Grove a Mo, Save a Bro”. Fatti crescere i baffi, salva un fratello!