Quattro segnalazioni, da settembre a oggi. Zero risposte. La prima risale al 29 settembre scorso, quando il presidente del direttivo del Comitato Quartiere Europa Gianluca Mazzi ha scritto al sindaco, all’assessore all’Ambiente e al dirigente sanitario della Asl Rmh per chiedere un intervento d’urgenza all’altezza del civico 52/52 di Corso Italia. Esiste un problema da mesi, legato ad una colonna della fognatura danneggiata, sotto il ponte di collegamento tra i due numeri civici, che lascia fuoriuscire in strada liquami provenienti dagli scarichi dei servizi igienici delle palazzine. “Queste acque nere creano una vera e propria cloaca a cielo aperto – dice Mazzi – Siamo a conoscenza che la gestione delle palazzine dovrebbe essere della società Romeo Servizi che gestisce le manutenzioni delle palazzine proprietà del comune di Roma. Purtroppo alla data odierna dopo le ripetute richieste di intervento quest’ultima non risulta aver effettuato la manutenzione necessaria al ripristino di una normale condizione sanitaria e igienica. Per questo, vista la problematica di igiene pubblica venutasi a creare si richiede che i vostri uffici d’igiene vengano sul posto a constatare lo stato malsano che si ripresenta da mesi ed un immediato intervento per somma urgenza nel ripristino delle tubature con eventuale richiesta di risarcimento alla Romeo Servizi o al comune di Roma”. Una situazione degradante, come denunciano a ragione i residenti di Anzio 2. “Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta dall’amministrazione comunale – dice il presidente del comitato di quartiere – Sono ormai quattro mesi che abbiamo formalmente informato l’amministrazione di tale situazione di emergenza sanitaria ma ad oggi non è pervenuto cenno di risposta. La settimana prossima saranno decorsi infruttuosamente i sessanta giorni di legge entro i quali l’amministrazione è obbligata a rispondere a missive protocollate formalmente”. I residenti non intendono abbassare la guardia. “Provvederemo a sporgere denuncia querela nei confronti dell’amministrazione comunale e del dirigente sanitario della RmH6 aI quale sono state inoltrate queste segnalazioni e per le quali non abbiamo ricevuto risposta. Il sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini e per questo sarebbe dovuto intervenire immediatamente richiedendo poi, non essendo di competenza comunale, il risarcimento di quanto speso per risanare tale situazione alla società di gestione delle palazzine in oggetto. Non è accettabile che si debba fare lo “slalom” percorrendo una via pubblica nel rischio di essere travolti da un gavettone di acque nere. Poi non dicano che non siamo stati pazienti”.