L’Editoriale – I cittadini fanno da soli

C’è da immaginare che negli ambienti politici più di qualcuno si stia chiedendo se e come è possibile dare un “riferimento” ai cittadini di Anzio e Nettuno che si organizzano e manifestano. Chi fa politica, del resto, è abituato in qualche modo a “catalogare” chi si batte per una causa. Qui la situazione è sfuggita di mano alla politica e ai partiti tradizionali.
Ad Anzio sul caso mense, utilizzando come tam tam quello dei social network, lunedì si incontrano i genitori e martedì scendono in piazza. La qualità di ciò che mangiano i bambini non è soddisfacente. Anche in passato c’è chi si lamentava, ma adesso l’uso di facebook o twitter fa più del passaparola.
E se l’amministrazione non è 3.0 come aveva promesso, ai cittadini basta essere connessi per raggiungere il loro obiettivo.
A proposito di mense, la relazione della nutrizionista del Comune mette a nudo carenze mai scoperte prima. E’ un bene ed è su quello che si deve insistere: conoscere cosa mangiano i bambini e rispettare le quantità e qualità nutrizionali. La richiesta, pensiamoci un attimo, è semplicissima: menu adeguati. Invece l’azienda vincitrice ha portato – e vinto anche grazie a quello – un menu che prevede trota in tutte le salse. Strano ma vero per un servizio da svolgere in una città di mare.
A Nettuno, dove al tam tam sui social media si unisce il volantinaggio, i cittadini scenderanno in piazza giovedì. Anche qui si chiede una cosa semplicissima che l’amministrazione, invece, ha reso complicata: “Verità sullo scandalo del parcheggio di piazzale Berlinguer”.
Sono passati due anni, ci sono attività in sofferenza, problemi facilmente immaginabili e non si capisce ancora l’operazione di ingegneria finanziaria che porterà il Comune a finanziare chi doveva realizzare l’opera e riprendersi i soldi dopo 30 anni.
Domanda banale: se il sindaco, un assessore, un consigliere di maggioranza va in banca e chiede una somma sostanziosa, dicendo che la restituirà dopo 30 anni, li ottiene? Altra domanda: li ottiene anche se ultraottantenne, come nel caso di Palpini?