Imu-Tasi, oggi ultimo giorno per i pagamenti. Stangata sulla seconda casa
Quest’anno, almeno per seconde case e immobili produttivi, si profila un vero e proprio ‘salasso’ con un boom di aumenti che arrivano al 236% di rincaro per le seconde case affittate a canone concordato. Entro il 16 i proprietari di seconde case devono pagare l’Imu, mentre per tutti (proprietari e inquilini) c’è l’appuntamento con la seconda rata Tasi. Non sfuggiranno nemmeno i contribuenti per i quali i Comuni non hanno scelto le aliquote ‘ad hoc’ che, per la Tasi, dovranno pagare quanto previsto dalle aliquote di riferimento fissate a livello nazionale. Certo, almeno si pagherà con il conforto che l’anno prossimo le aliquote massime non cambiano (2,5 per mille, cui si può aggiungere lo 0,8 per mille ma solo a fronte di detrazioni) ma non è detto che questo varrà per tutti i Comuni. Molti sindaci infatti non hanno adottato l’aliquota massima quest’anno, ma potrebbero essere costretti a farlo visto che il governo non ha accompagnato, almeno per ora, la norma che proroga il tetto attuale alle aliquote con la ‘compensazione’ da 625 milioni concessa invece lo scorso anno. Una soluzione (definitiva) potrebbe arrivare con l’introduzione della local tax, che non vedrà comunque la luce prima del 2015 e che potrebbe però essere applicata solo a partire dal 2015. Intanto, stando ai calcoli della Cgia, la combinazione Imu-Tasi costa rispetto all’Ici 2011 il 150% in più per i proprietari che affittano casa a canone libero e ‘solo’ il 115% in più per le seconde case sfitte. E non va meglio a uffici e studi privati (+144%) o negozi (+140%) così come laboratori artigianali (+108%), alberghi, pensioni e capannoni commerciali (+96%), fabbriche e capannoni artigianali (+95%).