In una sentenza dello scorso 18 dicembre (1), la Corte di Giustizia Europea, pur ribadendo che l’obesità, di per sé, non possa costituire fonte di discriminazione sul lavoro, ha affermato che, tuttavia, quando sia di ostacolo alla piena ed effettiva partecipazione della persona alla vita professionale, può essere assimilata ad un handicap.
Nel caso di specie, il giudice comunitario, chiamato ad esprimersi sul licenziamento di un babysitter Danese, ha precisato che nella nozione di handicap non rientra solo l’impossibilità di esercitare un’attività lavorativa, ma anche qualunque caratteristica fisiologica che possa ostacolarne il corretto svolgimento.
Si tratta di una sentenza che, inevitabilmente, produrrà notevoli effetti nelle normative dei vari Paesi membri, atteso che, dai dati forniti dall’Eurostat per il 2013, oltre il 24% dei cittadini europei supera la soglia del sovrappeso.
Dott. Valerio Pollastrini
Consulente del Lavoro
Anzio – Via di Villa Claudia, n.156/a
Tel. 06 98673033