Carlos Pezzullo giocherà la prossima stagione con la casacca della Telemarket Rimini, l’indiscrezione pubblicata la scorsa settimana da InLiberaUscita.it trova dunque conferma nella giornata di oggi con il raggiungimento dell’accordo tra il mancino italo-venezuelano e la società del presidente Zangheri. Era una delle priorità del mercato dei Pirati rinforzare il monte di lancio, con l’ingaggio di Pezzullo entra nel bullpen un lanciatore di sicuro affidamento, protagonista di una stagione 2011 importante nelle file del Nettuno di Bagialemani. Quindici partite in regular season per 31 inning sul monte con una media PGL di 2.90, due vittorie ed una sconfitta. E’ stato a lungo, soprattutto nel girone d’andata della regular season, tra i migliori rilievi della IBL.
C’è tristezza nelle parole di Carlos Pezzullo, sei anni a Nettuno sono stati tanti, un pezzo importante della sua vita da giocatore ma anche dell’uomo. A Nettuno sono nate le due figlie di Pezzullo che proprio la scorsa settimana si è sposato nella Città del Baseball. Non è sbagliato dire che Carlos Pezzullo era ormai diventato un vero nettunese:”Ho vissuto gran parte della mia vita a Nettuno, qui sono nate le mie figlie, pensavo di poter finire qui la mia carriera. Mi dispiace, perché qui ho tanti amici, tra la gente i tifosi, i compagni di squadra e la dirigenza stessa. Li ringrazio per avermi dato la possibilità di giocare in una grande squadra, in un club che è il migliore in Europa. Credo che il Nettuno ha preso questa decisione di non confermarmi per dare più spazio ai suoi giovani. Ma certo non mi aspettavo questa decisione soprattutto perché ho disputato una buona stagione in questo 2011, probabilmente è la mia migliore stagione da quando sono in Italia. Mi hanno comunicato di cercarmi una squadra perché non rientravo nel progetto per il prossimo anno – continua Pezzullo – sono stati chiari da subito in modo da darmi la possibilità di cercare una nuova squadra”. L’accordo è con una franchigia di vertice come il Rimini, a conferma che l’ottima stagione disputata non è passata inosservata agli operatori di mercato:”Non ho voluto aspettare troppo tempo per muovermi, sono ancora giovane, gioco da ASI e posso dare ancora tanto – dice Pezzullo – non potevo rischiare di fare panchina nel Nettuno. Quando arriverà il giorno che diventerò un giocatore da panchina sarà il giorno che smetterò di giocare a baseball. Ora penso al domani, che per me è il Rimini. Troverò un nuovo ambiente, nuovi stimoli per fare bene”. Sulla decisione di rinunciare al tuo ingaggio può aver pesato il probabile arrivo di Riccardo De Santis, e di conseguenza Bagialemani doveva fare una scelta vista anche la presenza nel roster di Richetti, Masin e di Valerio Simone:”Ogni manager fa le sue scelte ed è giusto che sia così. Io non ho mai avuto problemi ne con la dirigenza ne con Bagialemani, anzi fu proprio Ruggero a portarmi a Nettuno dopo il Paternò. La società comunque si è comportata correttamente con me, comunicandomi da subito la decisione di rinunciare al mio ingaggio, ci lasciamo di comune accordo”. Sei anni a Nettuno con le importanti firme di Carlos Pezzullo sulle due European Cup del 2008 e del 2009:”Quelli sono i due momenti più belli, insieme alla partita di finale contro il Grosseto nel 2007. Una partita di finale vinta nel 2008 e poi la salvezza nel 2009 dopo gli otto inning di Jeff Farnsworth – ricorda Pezzullo – entrai nel nono inning con due uomini in base, il risultato era solo di 1-0. Feci i tre out che salvarono la vittoria di Jeff e ci confermarono campioni d’Europa”. Pezzullo lascerà Nettuno in questo fine settimana, doveroso anche un pensiero verso i tifosi della Danesi:”Questa gente di Nettuno mi piace, sono tifosi che ci mettono il cuore e sono vicini alla squadra in ogni momento e fino alla fine, a San Marino quest’anno c’erano più nettunesi che tifosi del San Marino. Dico a loro di continuare a stare vicino alla squadra – dice Pezzullo – perché nei prossimi anni, con la maturazione di tutti questi giovani, il Nettuno dominerà”. Non c’è dubbio che è un momento difficile per Carlos Pezzullo, ed è comprensibile visto che sei anni di vita non sono pochi. Il prossimo anno verrà allo Steno Borghese da avversario, su quella collinetta che lo ha visto tante volte guidare il Nettuno con la sua forza di carattere e la sua grinta, perché queste sue doti sono indiscusse:”Non sarà facile stare dall’altra parte, nel dugout di prima base anziché in quello di terza. Tornare da avversario credo che sarà un momento con tanta emozione ed anche un po’ di tristezza. Comunque sono un professionista – continua Pezzullo – il baseball è il mio lavoro e da questo momento in poi penserò soltanto al Rimini”.