I furbetti del contrassegno invalidi, occorre mettere fine al far west dei permessi

I furbetti del contrassegno invalidi occupano con l’inganno i posti riservati,  senza curarsi delle difficoltà causate a chi ne ha realmente bisogno

di Claudio Pelagallo

Putroppo è un dato di fatto solo una piccola percentuale dei contrassegni speciali per gli invalidi vengono utilizzati in modo regolare. Occorre mettere fine al far west dei permessi colpendo gli abusi per tutelare i disabili veri. Il permesso è concesso dai comuni dietro presentazione di certificato medico rilasciato dalla ASL/Settore Medico Legale della propria zona di residenza. Il DPR 24 luglio 1996 n. 503 all’art. 12 recita che il “contrassegno speciale è rilasciato a persone con capacita’ di deambulazione sensibilmente ridotta ed è esteso alla categoria dei non vedenti. Accade però che le alcune ASL della nostra regione siano di manica larga, rilasciano, infatti, la certificazione specifica per il contrassegno a patologie diverse, anche gravi, ma che non comportano deficit di deambulazione. A questo vanno aggiunti quanti usano il permesso in modo improprio, magari appartenente ad un familiare, magari deceduto, oppure anziano e invalido, che non esce mai di casa ma il cui permesso consente, parcheggiare negli spazi riservati ai disabili e in quelli a pagamento o di circolare liberamente nelle zone a traffico limitato. Per non parlare dei permessi falsi cioè fotocopiati a colori o lavorati con lo scanner.
Per combattere questo fenomeno occorre avviare una serie di controlli mirati a contrastare l’uso distorto e la contraffazione dei tagliandi oltre che con l’azione repressiva dei vigili urbani anche adottando nuovi metodi di verifica. I furbetti del contrassegno occupano sfacciatamente i posti riservati, senza curarsi delle difficoltà causate a chi ne ha realmente bisogno. Troppo spesso si vedono auto parcheggiare sui posti riservati, da cui scendono persone che non hanno problemi di deambulazione, pur esponendo il contrasegno di portatore di handicap. E’ ora di mettere fine a questo abuso, vero cari sindaci e cari comandanti della Polizia locale?