Otto Italiani su dieci contrari agli OGM in tavola. Il Governo proroga il divieto di coltivazione del mais
Sprint dell’Italia contro gli Ogm. Un decreto dei ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, delle politiche agricole, Maurizio Martina e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sancisce il divieto di coltivazione di mais Ogm MON810 e proroga, per un periodo di ulteriori 18 mesi dalla sua entrata in vigore, il divieto già emanato con il precedente decreto interministeriale del 12 luglio 2013 in scadenza. La decisione anticipa il recepimento in Italia della nuova Direttiva in materia di Ogm che sancisce il diritto degli Stati Membri di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (ogm) sul territorio nazionale.
Coldiretti. E’ positivo l’impegno assunto da Regioni e Governo per mantenere in Italia il divieto di coltivare Ogm come chiedono quasi otto italiani su dieci”: é quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’impegno del Governo per approvare un nuovo decreto interministeriale che proroghi il divieto di coltivazione sul territorio italiano del mais Mon810, in vista della scadenza prevista per l’11 febbraio, come richiesto anche dalla Conferenza delle Regioni. “Si tratta di una esigenza – sottolinea Moncalvo – in attesa del via libera finale alla direttiva Europea che consentira’ ai Paesi membri dell’Ue di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (ogm) sul territorio nazionale, anche se questi sono autorizzati a livello europeo. Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura – continua Moncalvo – non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy”. Secondo una analisi della Coldiretti nell’Unione Europea nonostante l’azione delle lobbies che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque, su ventotto, i paesi a coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). Si tratta quindi di fatto – conclude la Coldiretti – di un unico Paese (la Spagna) dove si coltiva un unico prodotto (il mais MON810)”. cp