“A Roma l’amore è uguale per tutti”. L’Assemblea capitolina ha approvato la delibera sulle unioni civili. Il sindaco Marino: «Sempre più in prima linea sul fronte dei diritti»
Roma fa un passo avanti sui diritti e da oggi ha il suo registro delle unioni civili. In aula Giulio Cesare la seduta decisiva per approvare il provvedimento con la discussione e le dichiarazioni di voto si era aperta in mattinata. Poi con 32 voti favorevoli, 10 contrari e 1 astenuto, l’Assemblea capitolina ha approvato la proposta di delibera 96/2013 che prevede il “riconoscimento delle unioni civili, l’istituzione di un registro delle unioni civili e l’approvazione del regolamento”. A votare si al provvedimento, voluto dal sindaco Ignazio Marino e preceduto da mesi di polemiche, la maggioranza PD, Sinistra Ecologia Libertà e il Movimento 5 stelle. Hanno votato contro Ncd, Fi e Fdi. Si è astenuta la Lista Marchini. Il canto di “Bella ciao” degli attivisti pro-delibera ha accolto l’ok dell’Aula. E uno striscione arcobaleno con scritto “Roma delibera l’amore” è stato esposto sugli scranni dei consiglieri. Con questo atto ufficiale finalmente la Capitale si dota di uno strumento, il Registro delle Unioni civili, simbolo concreto senza precedenti per tutte le coppie che convivono, etero e omosessuali che finalmente vedono riconosciuta piena cittadinanza al loro diritto all’affettività. Si tratta di una vittoria della politica super partes che oltrepassa le ideologie per raggiungere un comune obiettivo a servizio dei cittadini.