“Un episodio molto grave ed inquietante”. Così il presidente di Acqualatina, Giuseppe Addessi, definisce l’incendio che la scorsa notte ha mandato a fuoco, ad opera di ignoti, quattro auto aziendali nel deposito di Nettuno. “Chiediamo alle Istituzioni, alle Associazioni, ai Mass media e a tutti i cittadini di collaborare, affinché tale clima possa smorzarsi, attraverso un chiaro, trasparente e sereno dibattito. Si tratta di un accadimento molto grave, che si va purtroppo ad aggiungere ad altri incresciosi episodi che hanno già interessato la nostra Società, negli anni. Ritengo che tali tipi di azioni siano la conseguenza di un clima avvelenato, frutto di toni violenti e denigratori, fondati essenzialmente sulla mistificazione della realtà e molto spesso fomentato anche da associazioni spontanee e certa stampa locale. In un simile contesto, aggravato dalle indubbie difficoltà economiche generali, persone psicologicamente più fragili, possano lasciarsi trasportare, fino a trascendere in azioni inconsulte di questo tipo. Nostra ulteriore preoccupazione risiede nel fatto che tale situazione possa dar vita a un’escalation di attacchi alla nostra Società, spingendo il personale, demandato allo svolgimento del proprio compito di pubblico servizio, a lavorare quotidianamente in uno stato di estremo disagio e tensione, nel migliore dei casi, se non addirittura, causando danni a cose e persone. Pertanto rivolgiamo un accorato appello alle Istituzioni, alle Associazioni, ai mass media e, in generale, a tutta la stragrande maggioranza dei cittadini-utenti, di collaborare fattivamente affinché tale clima possa cessare, dichiarandoci pienamente disponibili, come peraltro sempre ribadito, a dialogare, chiarire e confrontarci in maniera civile e trasparente con tutti gli interessati, al fine di sempre più migliorare ed efficentare il servizio svolto sul territorio”.