Ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri, ora il disegno di legge sulla scuola è atteso al vaglio del Parlamento. Sul punto, il Premier Matteo Renzi ha chiarito che l’assunzione di circa 100mila precari, in attesa di stabilizzazione, avverrà solamente dopo l’approvazione definitiva della riforma.
Stando all’attuale formulazione del decreto, dovrebbero sparire gli scatti di anzianità basati sul merito, mentre resteranno in vigore quelli commisurati alla progressione della carriera. Confermata, ma solo in parte, la detrazione fiscale per coloro che manderanno i figli nelle scuole paritarie.
La novità più importante, però, è costituita dalla “chiamata diretta”, che consentirà ai presidi di scegliere gli insegnanti da un Albo nel quale saranno pubblicati anche i curricola dei docenti.
Una volta esaurite le graduatorie, l’unico criterio di accesso per i docenti sarà quello del concorso. Stando alle intenzioni del Governo, grazie all’organico funzionale non vi saranno più le c.d. classi pollaio, né i supplenti e gli stessi presidi saranno oggetto di costante valutazione.
Dott. Valerio Pollastrini
Consulente del Lavoro
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