Pubblico impiego: revoca del dirigente illegittima se disposta per fini “politici”

Nella sentenza n.56/2015, la Corte di Cassazione, confermando quanto disposto al termine dei primi due gradi di giudizio, ha ribadito la condanna di un Comune alla corresponsione del risarcimento del danno in favore di un suo dirigente al quale era stato revocato l’incarico.

Nella pronuncia in commento, infatti, gli ermellini hanno sottolineato come, nella specie, non sussistessero i presupposti per adottare legittimamente la revoca, atteso che detto provvedimento, mascherato come una rotazione preposta al trasferimento del dirigente dai servizi finanziari a quelli demografici, in realtà, era stato disposto per fini meramente “politici”, quale atto di ritorsione nei confronti del lavoratore che aveva avuto dei contrasti con la Giunta comunale.

Dott. Valerio Pollastrini

Consulente del Lavoro

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