Settimana intensa di emozioni ed esperienze edificanti all’ Istituto Comprensivo Anzio 3 che ha ospitato alcuni Alunni, docenti e genitori provenienti dall’Europa. L’iniziativa,organizzata in seno al progetto E.U.R.O.P.E. (European Union Regions in OurPupils’ Eyes), Comenius Project, ha coinvolto per ben due anni alunni, insegnanti, genitori e altro personale di 10 Paesi che nonostante le numerose differenze legate alla storia, alle tradizioni popolari e alla lingua parlata, si sono impegnate nell’esplorazione delle ricchezze culturali che li caratterizzano per la ricerca delle trame valoriali che accomunano paesaggi e comunità sociali apparentemente diverse.Un’ occasione unica di aggiornamento per i 68 insegnanti coinvolti in quanto ha implicato un costante ripensamento delle pratile educative, anche alla luce delle possibilità e dei vincoli che caratterizzano ciascuna realtà scolastica e un’esperienza straordinaria per tutti i protagonisti, 720 alunni dell’Istituto, che hanno avuto in questo biennio la possibilità di lavorare assieme sia attraverso l’utilizzo delle TIC, in particolare del web 2.0 e di siti ad esso dedicati, sia attraverso le mobilità previste assieme ai loro insegnanti e genitori e di avere anche la possibilità di visitare scuole, città, essere ospitati in famiglie e respirare la cultura autentica del luogo effettuando scambi culturali, videochiamate, scrivere e ricevere lettere.
In questa settimana, con tanta emozione,i bambini, i docenti e i genitori degli altri paesi europei, sono stati nostri ospiti ed hanno visitato la nostra scuola sono entrati nelle classi,parlato con le insegnanti, osservato, toccato, gustato, scattato foto e disegnato quello che vedevano e partecipato attivamente alle numerose ed interessanti attività organizzate e svolte dalle docenti che hanno avuto il via ad inizio settimana con una tricolore e vivace accoglienza.
Così a scuola sono state svolte rappresentazioni storiche dell’età romana con abiti e ambienti ricostruiti in modo artigianale e creativo dagli alunni, laboratori didattico-creativi attraverso la tecnica del decoupage e dell’uso dell’argilla, laboratori motori con prove fisiche e giochi tradizionali, laboratori danzanti per la rappresentazione di danze popolari, laboratori divertenti in cui si è coinvolti i partner nell’uso della gestualità tipica italiana e culinari in cui si è preparata la pizza e i biscotti.
Capillare l’organizzazione e la cura nella preparazione dei gadget donati e nella scelta dei siti locali da visitare durante tutta la settimana con il supporto di una mini guida turistica in inglese, una mappa per bambini realizzata con i disegni degli alunni e con la presenza della migliore esperienza locale nell’intento di mostrare la nostra vita quotidiana, gli interessi, le tradizioni legate al nostro territorio sottolineando la bellezza paesaggistica, storica e architettonica e le nostre abitudini a tavola senza dimenticare il supporto degli sponsor: Lyons Club Anzio-Nettuno, Famiglia Piotrowski, DinoSossi, Grafite Design (Roma), Tipografia Tirreno di Giannoli, Credito Cooperativo di Nettuno che hanno reso possibile la realizzazione di quanto da noi previsto e Clinio Cocuzza e Pierpaolo Tontini dell’Associazione Nomedelt che ci hanno accolto nella loro sede offrendo uno spettacolo musicale a cura dei Pandora-Ensemble.
L’iniziativa è stata apprezzata anche dal Comune di Anzio che ha rilasciato il patrocinio e che ringraziamo per il supporto offerto.
Alcune attività proposte sono state condivise e realizzate anche con gli enti museali dello sbarco e archeologico, con la mediateca che ha organizzato un’ attività multiculturale e multilingue personalizzata, con il personale della Riserva di Tor Caldara per un pomeriggio all’insegna della natura e con la comunità dei pescatori della Piccola pesca, che ha realizzato un interessante laboratorio legato alla tradizionale e antica cucitura delle reti.
Una settimana di esperienze autentiche destinate a restare nei nostri ricordi, attraverso le quali a nostro avviso, si gettano le basi cognitive e sociali e si definiscono i quadri concettuali sui quali poggeranno i futuri apprendimenti dell’alunno, esperienze che inoltre riteniamo possano costituire la base su cui costruire i cittadini europei del 21° secolo, che possa evitare la formazione di stereotipi e che promuoveranno l’interdipendenza anziché la competizione e la comprensione invece del (pre)giudizio.