“In riferimento alla demolizione dell’ecomostro a Lavinio mare e ad alcune dichiarazioni di Legambiente, senza alcuna polemica, mi preme sottolineare che il vincolo della Regione ad edificare entro 300 metri dalla costa non vale per le zone A e B del Piano Regolatore Generale. Il rudere in corso di demolizione, a spese del privato, è in zona B e le residenze che potranno essere edificate, massimo di due piani ed armonizzate con l’ambiente circostante, prevedono una cubatura ridotta pari a circa il 50% con 3.000 metri cubi di cemento in meno rispetto al passato”. Lo precisa l’Assessore all’Edilizia del Comune di Anzio, Sebastiano Attoni, in riferimento ad alcune perplessità sull’operazione sollevate da alcuni rappresentanti di Legambiente. “Ci tengo a ribadire – prosegue Attoni – che il permesso a demolire l’ecomostro ed a costruire riqualificando il litorale di Lavinio, rilasciato dal Comune di Anzio, ha ottenuto il nulla osta paesaggistico del Ministero ai Beni ed alle Attività Culturali. E’ un’operazione a costo zero per il Comune, sottolineata con piacere da tutti i residenti di Lavinio, dagli Stabilimenti Balneari e dai tanti turisti che frequentano la zona, che pone la parola fine alla deturpazione di quel tratto di costa”. “Qualche volta – conclude l’Assessore – la Città potrebbe anche ritrovarsi ed essere unita almeno sulla demolizione di un ecomostro evitando di ricercare, per forza, aspetti negativi che non esistono”.