“Anzio ottiene una nuova bandiera blu e come italiani siamo orgogliosi di questo. Ma come “vicini” di casa potremmo chiederci come mai Nettuno non è mai stata menzionata. Eppure è lo stesso mare.
Riassumo brevemente i criteri FEE (foundation for environmental education) per l’assegnazione della bandiera blu che sono:
EDUCAZIONE E INFORMAZIONE AMBIENTALE
Devono essere esposte le informazioni sulla Bandiera Blu che deve essere promossa in spiaggia insieme ad educazione ambientale, qualità delle acque, uso e mappa delle spiagge con i servizi, leggi che regolano l’uso della spiaggia
QUALITA’ DELLE ACQUE
Rispetto del ciclo di campionamento delle acque, no a scarichi industriali, acque reflue o scarichi in genere, rispetto dei parametri microbiologici per i batteri fecali.
GESTIONE AMBIENTALE
L’autorità locale deve rispettare tutte le normative relative alla spiaggia; la spiaggia deve essere pulita e provvista di cestini per i rifiuti anche riciclabili, servizi igienici o di toilette con smaltimento controllato delle acque reflue
SICUREZZA E SERVIZI
Spiaggia con un adeguato numero di bagnini, attrezzature di pronto soccorso, acqua potabile disponibile e accesso per portatori di handicap.
Ora possiamo farci un’idea.
Secondo me c’è un pezzo mancante in questa storia, ovvero il PUA, Piano di Utilizzo degli Arenili, piano che il comune deve redigere per assegnare le autorizzazioni nell’ambito della delega regionale in attesa che il piano torni approvato dalla Regione. Non voglio entrare nel merito alla questione ma più semplicemente mi chiedo come si può concorrere alla bandiera blu senza aver prima deciso quali arenili sono liberi, quali assegnati agli stabilimenti e come sono organizzati, quali e quanti accessi al mare ci sono, quali aree sono a disposizione per le associazioni diportistiche ecc. Senza contare che per la qualità del nostro mare dipende soprattutto dal depuratore, un impianto costruito tanti anni fa e appena sufficiente per una popolazione di circa 20.000 abitanti. Questo impianto è in gestione ad Acqualatina che avrebbe dovuto adeguarlo negli anni con il crescere della popolazione, ma è facile immaginare in estate, con l’aumento delle presenze, come possa depurare correttamente. E allora la bandiera blu è una chimera, come una chimera è la speranza che il turismo torni a riempire Nettuno.
Come coordinatore del Centro Democratico di Nettuno sono convinto che il nuovo Commissario sappia rimettere le cose in ordine, ed è ovvio che inizi dalla situazione finanziaria in cui versa il Comune. Ma economia locale vuol dire anche turismo e non solo allegra edilizia che ha visto questa città primeggiare in abusivismo”.
Maurizio Petrungaro, Centro Democratico Nettuno