Le nozze sono state celebrate in Brasile e loro chiedono, adesso, di registrarle ad Anzio, Comune dove risiede uno dei coniugi. Tutto normale, se non fosse che il matrimonio da trascrivere è quello di una coppia omosessuale. Per questo l’ente dovrà prendere una decisione, sicuramente dopo aver chiesto un parere a Prefettura e Ministero dell’Interno.
La materia è controversa, una coppia di Latina ha iniziato anni fa la lunga trafila per far riconoscere le nozze celebrate in Olanda nel 2002 – sempre respinta per “motivi di ordine pubblico” – fino a che la Corte di Cassazione ha stabilito che una registrazione vera e propria non si può effettuare ma che i gay hanno “diritto a una vita familiare“.
Da allora in diversi Comuni sono state consentite le registrazioni (da Grosseto a Roma), con strascichi giudiziari in ogni sede, mentre anche a Latina si era aperto uno storico spiraglio.
Cosa faranno ad Anzio, adesso, è tutto da vedere. Difficile immaginare, di certo, che il sindaco dica agli uffici di provvedere come i suoi colleghi di altre città, mettendosi al centro di un contenzioso che a dire il vero sta avendo sviluppi inaspettati. Nei Comuni dove è avvenuta la registrazione, infatti, il Prefetto ha annullato i provvedimenti e c’è chi ha presentato il ricorso al Tar che però si è dichiarato incompetente demandando la materia al giudice civile.