È tempo di bilanci per la quinta edizione di Shingle22J, la Biennale d’arte contemporanea di Anzio e Nettuno organizzata dall’associazione culturale Trezeri42 dal 9 maggio al 14 giugno nelle due città del litorale. Domenica scorsa al Forte Sangallo di Nettuno si è tenuta la cerimonia conclusiva per chiudere in bellezza, insieme all’ultimo evento di poesia performativa in programma, una Biennale 2015 dedicata al cibo e all’alimentazione e che ha registrato un’ampia partecipazione e consenso tra il pubblico. In queste cinque settimane sono stati, infatti, oltre 1300 i visitatori, tra cittadini, studenti e curiosi, che hanno visitato le varie sedi espositive della Biennale e ammirato le opere degli artisti nazionali e internazionali che hanno raccontato, attraverso opere d’arte, video-installazioni, collage fotografici, stampe digitali, corti di animazioni, sculture il cibo a 360 gradi. Ma i visitatori hanno avuto anche la possibilità di seguire e partecipare anche ai tanti eventi di poesia e arte performativa, e ad alcuni laboratori ad hoc legati al cibo come quello dedicato al gelato artigianale che ha richiamato l’attenzione di grandi e piccini.
Quest’anno Shingle22j ha avuto l’onore di accogliere e mostrare al pubblico anche l’opera “Severed Breast”, due fotografie della grande artista surrealista e fotografa del ‘900 Lee Miller (1907-1977) esposta a Villa Sarsina e cuore centrale della sezione Ospiti d’onore curata da Elisabetta Civitan e Benedetta Ferri. Grande apprezzamento del pubblico anche per “25 grams of rice – Food for Thought (25g. di riso – spunto di riflessione), l’opera dell’artista armeno-cipriota Tatiana Ferahian (1970) esposta nel giardino antistante il Museo Civico Archeologico di Anzio. E poi “Conserve d’artista”, l’installazione new pop di Dario Franco in mostra al Forte Sangallo di Nettuno. Le due opere hanno fatto parte della sezione ospiti curata da Guendalina Sabba. Gradite anche le opere dei giovani artisti dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, ai quali Shingle22J ha dedicato una sezione ad hoc curata da Enrico Pusceddu, quelle del Museo D’Arte Diffusa (Mad) a cura di Fabio D’Achille e la sezione corti di animazioni curata da Giannalberto Bendazzi. Suggestive le performance di poesia e arte performativa di Ugo Maganti e dei tanti artisti che si sono alternati negli eventi in programma in questa Biennale 2015 che hanno regalato ai visitatori grandi emozioni e riflessioni artistiche perchè anche la poesia “è uno straordinario alimento”.
“L’associazione Trezeri42 – spiega il presidente Stefano Chiappini – è molto soddisfatta per l’andamento di questa quinta Biennale. Credo che il grande punto di forza sia stato raccontare e descrivere la tematica del cibo sotto ogni punto di vista: attraverso l’arte visiva, la poesia performativa, la psicologia, il teatro e la produzione del cibo artigianale. Abbiamo offerto alle città di Anzio e Nettuno, in un mese e mezzo, tantissimi eventi di spessore socio-culturale coinvolgendo moltissimi artisti ed operatori specializzati. Ringraziamo le due amministrazioni per le location concesse e i gentili sponsor e collaboratori indispensabili per la riuscita di questa edizione”.
Positivo anche il commento di Andrea Mingiacchi, ideatore e curatore della Biennale dal 2007, che oltre a sottolineare la soddisfazione per l’ampia risposta avuta da pubblico e partecipanti, ribadisce che: “Sono iniziative culturali ed artistiche come questa che contribuiscono a dar pregio e ad arricchire l’immagine del territorio, oltre che essere assi portanti per la realizzazione uno sviluppo turistico e culturale delle nostre cittadine”.
Il successo della Biennale – Filo conduttore di questa Biennale 2015 è stato il cibo e l’alimentazione con riferimento al pensiero del filoso Feuerbach: l’uomo è ciò che mangia. Un tema particolarmente apprezzato dal pubblico che grazie a Shingle22j ha avuto la possibilità di compiere un viaggio unico nel mondo del cibo, inteso come alimento, come sinonimo di buona tavola; ma anche il cibo legato anche alla questione dello spreco alimentare e al problema dei disturbi dei comportamenti alimentari. Un tema, quest’ultimo delicato e complesso che la Biennale ha raccontato grazie al contributo dell’artista lucana Giovanna Lacedra la quale, attraverso il video “Io sottraggo. La triangolazione cibo-corpo-peso”, ha raccontato il dramma personale legato all’anoressia e alla bulimia. Particolarmente apprezzate anche le 30 opere selezionate per il concorso internazionale “Buon Appetito”, fiore all’occhiello della Biennale curato da Elisabetta Civitan. Il concorso ha visto la partecipazione di artisti nazionali e internazionali selezionati da una giuria ad hoc, ma ad aggiudicarsi il primo premio è stata Clelia Caliari di Trento con l’opera “Pirone”. Secondo posto per Giulia Ripandelli di Roma con l’opera “La Venere degli sprechi”, mentre il terzo posto è andato all’artista turca Benal Dikmen di Instanbul con l’opera “The fact of eat as in Index of Poltical”. Inoltre quest’anno sono state assegnate anche tre menzioni speciali: la menzione Angelita di Anzio all’artista più giovane che ha partecipato alla quinta V edizione di Shingle22j, è andata a Michelangelo Giaccone e Giulia Otta, in arte MOGG, che frequentano l’ultimo anno del Liceo Artistico di Cuneo. A ricevere la Menzione Fuoco Projectè stato, invece, Rocco Mortelliti di Reggio Calabria, con il video Settantadueanni; mentre la menzione Arteide è stata assegnata all’artista Enzo Russo di Napoli, con l’opera “Dell’alimentazione: tra officina e tempio” (Tributo a Peter Paul Rubens).
È soddisfatta della Biennale 2015 anche Elisabetta Civitan, curatrice del concorso Buon Appetito: “Quest’anno con il fatto che Shingle22j ha avuto una maggiore durata siamo riusciti a coinvolgere e ad organizzare oltre alle sezioni stabili, anche tantissimi altri eventi, tutti di alto livello artistico e culturale e legati al tema del cibo. Personalmente sono molto contenta ed entusiasta di come sia andata la manifestazione anche per la grande partecipazione del pubblico e per il complimenti che l’associazione Trezeri42 ha ricevuto. Questo ci fa capire che siamo una realtà culturale importante sul territorio e ciò ci dà la spinta per lavorare e impegnarsi al meglio per la prossima biennale”.