Sovraffollamento e reparti accorpati al “Riuniti”, Sel lancia allarme in Regione

Ci risiamo. Gli ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno tornano, con l’estate, a fare i conti con i problemi di sovraffollamento, riduzione di posti letto e accorpamenti tra reparti, proprio durante il picco di presenze nelle due città. L’allarme arriva dagli esponenti di Sel di Anzio e Nettuno, che annunciano battaglia in Regione. “Ancora notizie allarmanti che riguardano la chiusura di servizi essenziali dell’Ospedale di Anzio e Nettuno, oltre al paventato trasferimento della farmacia del nosocomio ad Ariccia, un fatto gravissimo considerato che dispensa anche i farmaci salvavita. Una vera vergogna, a ridosso dell’estate, con un utenza di 110.000 residenti che triplica nei mesi estivi, si continua a depotenziare una struttura di fondamentale importanza per il territorio del litorale romano. Nel silenzio generale di amministratori e politici, arriva anche la notizia della fusione dei reparti di Chirurgia e Ortopedia, operativa dai primi di Luglio, sappiamo che già questi reparti sono in sovraffollamento, con più ricoverati che posti letto. A negare il diritto alla salute delle tante persone che pagano regolarmente le tasse, non bastavano le carenze dei pronto soccorso, del laboratorio analisi, la chiusura del Centro Trasfusionale ed anche quella di alcuni reparti dell’ospedale Villa Albani, purtroppo, adesso si aggiunge anche la smobilitazione dei servizi sanitari del Litorale Sud. “Di fronte alla desertificazione dei servizi presenti nelle nostre città – dicono i coordinatori di SEL Nettuno e SEL Anzio Francesca Tammone e Gabriele Palomba – Sinistra Ecologia Libertà si è attivata in merito a questa grave emergenza. Non ci fermeremo, perché il diritto alle cure ed alla salute è sacrosanto, continueremo a chiedere un’incentivazione del personale e dei servizi sanitari esistenti. Nei prossimi giorni, chiederemo un incontro al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ma soprattutto chiediamo a tutti i gruppi politici, alle associazioni ed ai singoli cittadini di difendere, con noi, con le unghie e con i denti ciò che ci spetta di diritto”.