Riceviamo e pubblichiamo
“Cari cittadini questa è l’ennesima storia di un bene pubblico che tutti voi dovete conoscere e giudicare. La storia riguarda il parcheggio di fronte l’entrata della caserma S. BARBARA che, con Decreto N°2015/8149 del 19/ 06/2015, il Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio ha trasferito al Comune di Anzio. La storia potrebbe iniziare con il titolo: dalla padella con il manico (per non scottarsi troppo) alla brace con tizzoni ardenti (dove rimani ustionato). Iniziamo dalla padella: il parcheggio, fino a qualche anno, fa era usato dai militari della caserma, poi è stato occupato dai proprietari dello stabilimento balneare RIVA AZZURRA e adibito dagli stessi a parcheggio custodito, con tanto di sbarra all’entrata e pagamento di tre euro al giorno per tutti quelli che volevano andare al mare. E’ bene dire che, a quanto ci risulta, i proprietari di RIVA AZZURRA avevano stipulato un accordo con il demanio e pagavano a questo la cifra di dodicimila euro l’anno per avere in gestione il parcheggio. Abbiamo detto padella con il “manico” perché, anche se noi del MOVIMENTO ANZIO siamo contrari a far pagare la sosta a cittadini e turisti che vengono a godere il nostro mare, il parcheggio era custodito, protetto dai furti, pulito e ordinato. Pertanto, con il “manico” perché non ti scottavi troppo. Ora, per assurdo, da quando il parcheggio è ritornato un BENE PUBBLICO di proprietà del Comune, invece di uscire dalla padella, stiamo cadendo nella brace. Infatti, con una deliberazione della Giunta Comunale del 26/06/2015, la nostra Amministrazione vuole installare un parcometro nel citato parcheggio e, non contenta, anche uno su Via Calabria alla cifra di un euro l’ora, mentre il parcheggio a libero utilizzo è individuato nella parte opposta della caserma, su viale Marconi. In poche parole, se un cittadino vuole andare al mare e parcheggiare vicino alle discese delle spiagge deve pagare altrimenti, sotto il sole cocente con baracca, burattini e bambini al seguito, dovrà parcheggiare a circa un chilometro dalla costa per raggiungere il mare. Considerando che una famiglia di turisti pendolari, che vengono al mare dalla mattina fino la sera, lascia la loro macchina in sosta per sei sette ore, la cifra che dovrà pagare per il solo parcheggio sarà di sei sette euro. Però, “poiché la nostra Amministrazione è lungimirante e vuole favorire il turismo”, ha deciso di “agevolare” le famiglie che frequentano la spiaggia con una sosta giornaliera di cinque euro il giorno. Ora noi ci domandiamo: in mezzo a questa triste storia di loschi interessi che gravano sulle spalle dei cittadini e su quelle dei turisti, non sarebbe meglio lasciare il parcheggio libero? Oppure, anche se noi non lo condividiamo, lasciarlo custodito, pulito e protetto al prezzo attuale di tre euro il giorno? Invece, come sempre accade, con la bella pensata della nostra Amministrazione, rischiamo di ritrovarci un parcheggio abbandonato, in balia dei ladri e all’esorbitante prezzo di cinque euro il giorno. Cara Amministrazione in questo modo da voi stabilito, dopo aver cacciato parecchi turisti con la vostra incapacità gestionale del turismo, rischiate di cacciare anche quei pochi pendolari del mare che ci sono rimasti”.
MOVIMENTO ANZIO