Atac, quarto giorno di disagi metro. Authority Scioperi: “Aperta istruttoria”

Il conflitto con l’amministrazione Marino è nato quando è stato chiesto agli autisti di strisciare il badge in entrata e in uscita dal servizio

Continuano i disagi per i pendolari, arrivati al quarto giorno consecutivo. Secondo quanto riporta Atac sul sito internet, al momento si registrano ritardi sulle linee A e B della metropolitana. Soppressi alcuni treni sulla tratta urbana ed extraurbana della Roma-Viterbo. Sulla Roma-Lido i treni passano con una frequenza di 30 minuti. Servizio regolare invece sulla Metro C e sulla Termini-Giardinetti. Intanto l’Authority sugli Scioperi annuncia l’apertura di un’istruttoria sui fatti di questi giorni. “Abbiamo aperto un fascicolo, un’istruttoria sulla vicenda di questi giorni legata ai macchinisti di Atac. E’ nostro dovere accertare se siamo di fronte a uno Sciopero bianco oppure no”, ha dichiarato, lo riferisce una nota, ai microfoni di Radio Roma Capitale il Prof. Giovanni Pino, Capo di Gabinetto dell’Authority sugli Scioperi, intervenuto stamattina nella trasmissione “Ma che parlate a fa?!”, condotta da Paolo Cento. “Sulla vicenda Atac – prosegue – la prossima settimana convocheremo tutti i soggetti, perché è evidente che qualcosa non vada. Saranno convocati quindi sia l’Atac, sia tutte le organizzazioni sindacali interessate del settore. Dobbiamo capire se, aldilà delle problematiche interne alla discussione sul contratto, sia in atto qualcosa di anormale rispetto alle leggi vigenti in materia di diritto allo sciopero. Solo così potremo capire se ci troviamo di fronte a una azione collettiva configurabile come sciopero bianco e come danno alla collettività”. “La citta’ non merita quello che sta accadendo in queste ore ad Atac. I macchinisti di Milano e Napoli guidano più ore rispetto a Roma. La conflittualità è nata quando abbiamo chiesto di strisciare il badge. Non credo abbiamo chiesto una soverchieria. Non credo ci sia nulla di male”, aveva commentato ieri il sindaco di Roma, Ignazio Marino, durante l’incontro in Campidoglio con gli eletti di Sel. “Serve uno sforzo culturale da far fare alla città. Credo che la città lo abbia capito ed abbia diritto di vedere dei servizi che migliorano”, ha aggiunto il primo cittadino. “La città non può essere lasciata in queste condizioni. Le legittime rivendicazioni possono avere forme di confronto di altra natura e tutto quello che incide pesantemente sulla vita dei romani deve essere perseguito anche con azioni molto dure che io invocherò, da quelle disciplinari a quelle di denuncia per interruzione di pubblico servizio”, aveva commentato ieri il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine dell’incontro con i comitati dei cittadini del III Municipio, interpellato in merito allo sciopero bianco di alcuni macchinisti della metropolitana. “Non ho parlato con il sindaco, – ha aggiunto – ma e’ un tema su cui sono in contatto con i suoi uffici”. Per il prefetto, “un conto sono le legittime, sacrosante, doverose rivendicazioni di ogni categoria e di ogni tipo di lavoratore, alle quali io, personalmente, mi inchino sempre; un altro conto e’ il rispetto che dobbiamo all’utenza,- ha concluso – a questi cittadini romani che ormai vivono condizioni di grandissima sofferenza”. Nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata la notizia dell’accordo tra sindacati e Atac: “A seguito della richiesta d’incontro del 24 giugno scorso di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil di Roma e del Lazio – scrivono in una nota le sigle sindacali – in data odierna si è tenuto un incontro con l’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Guido Improta e il direttore generale di Atac, Francesco Micheli”. “Dopo ampio e approfondito confronto sulle tematiche oggetto dell’incontro – continua la nota – le parti hanno sottoscritto un accordo che considerano l’avvio di un nuovo percorso condiviso finalizzato ad una riorganizzazione complessiva degli assetti della società Atac con il duplice fine di migliorare il servizio offerto e creare le condizioni di efficienza e sicurezza per utenti e lavoratori. La condizione che ha reso possibile il raggiungimento dell’intesa, è stata la sottoscrizione del contratto di servizio da parte dall’amministrazione capitolina e il mantenimento dell’affidamento in house fino al 2019. Nell’intesa si determinano le condizioni di un incremento della produttività, della stabilizzazione del personale, della salvaguardia dei livelli retributivi e di un sistema premiante”.