Problemi e ritardi nella corrispondenza postale. Lo scorso 6 luglio il coordinamento dei Comitati di Anzio è stato ricevuto dai funzionari di Poste Italiane responsabili del Settore “Recapito Lazio” e del “Servizio Comunicazione Area Centro Italia”. “L’occasione, di cui apprezziamo la pronta disponibilità mostrata da Poste nel coglierla, è stata positivamente valutata dal nostro interlocutore che ci ha inviato una lettera in cui riassume le proprie considerazioni. L’incontro nato in seguito alla nostra segnalazione relativa alle diverse manchevolezze riportate dai cittadini del nostro territorio riguardo al recapito della corrispondenza. Vengono infatti lamentate con frequenza situazioni che creano non pochi disagi e che stanno diffondendo una percezione negativa di questo servizio essenziale”. I problemi più ricorrenti, come spiegano i responsabili del Comitato, sono il recapito ad un indirizzo errato, cosa che diventa particolarmente grave nel caso di posta raccomandata; il ritardo a volte di settimane nella consegna della corrispondenza, cosa inaccettabile nel caso di fatture o bollettini da pagare entro una scadenza; il puro e semplice mancato recapito che costringe gli utenti a ricerche presso l’Ufficio postale di smistamento e con la speranza che non si tratti di smarrimento; la consegna presso un solo indirizzo della corrispondenza destinata agli utenti di una intera via, che al di là dell’onere a cui costringe il malcapitato, pone seri dubbi sul rispetto della riservatezza della propria posta; il funzionamento degli sportelli degli uffici postali troppo spesso congestionati.
“A supporto di alcuni di questi punti il Coordinamento ha anche consegnato ai funzionari di Poste i
risultati del sondaggio realizzato nel mese di giugno e di cui pubblichiamo a parte i risultati. Va
detto che l’iniziativa è stata vivamente apprezzata da Poste che le ha riconosciuto il valore di
strumento utile anche a valutare l’efficacia dei propri interventi. Perché di interventi, ci hanno
detto, ne sono stati già fatti: correttivi che avrebbero già risolto certe giacenze anomale.
Purtroppo noi però abbiamo motivo di ritenere che il problema si ripresenterà, almeno finché non
verranno rimosse le cause che lo producono. Per questo, oltre a proseguire i nostri approfondimenti sul campo, siamo senz’altro disponibili ad offrire la collaborazione che Poste ci chiede sia nel continuare a monitorare la percezione del servizio da parte degli utenti sia nel farci parte attiva in un incontro al riguardo con il Comune”.