Ai Ragazzi del presidio rivolgo un appello affinché la loro azione di protesta non diventi uno strumento ad uso e consumo della politica di turno
“In questi giorni stiamo assistendo ad una vergognosa passerella di esponenti politici regionali, da destra a sinistra presso l’Ospedale Riunti ANZIO – NETTUNO dove tutti cercano una propria visibilità sulla pelle dei tanti cittadini di Anzio e Nettuno che tutti i giorni si rivolgono presso il POLO OSPEDALIERO H4 per cure ed interventi più o meno gravi. Ora tutti si accorgono dello stato di degrado e di disagio in cui versa l’Ospedale di Anzio e Nettuno. A questi “Politici Regionali” rivolgo una domanda: “Volete illustrarci una sola proposta concreta che avete portato in Consiglio Regionale per salvaguardare la Sanità del litorale, visto che la competenza è regionale? E’ bene che i cittadini sappiano che quello che sta accadendo sul Polo Ospedaliero di Anzio non è nient’altro che un preciso disegno di smantellamento della struttura ospedaliera, con precise direttive che vengono impartite proprio dalla Regione Lazio. Non servono raccolte firme e Politici navigati assetati di notorietà per risolvere problemi che sono anni che ci trasciniamo. Personalmente non andrò in visita ufficiale presso il Polo Ospedaliero a fare l’ennesima passerella politica, nonostante sia stato sollecitato da alcuni esponenti politici locali ed essendo a conoscenza personalmente dello stato in cui versa l’ospedale, prendendo in giro i cittadini di Anzio e di Nettuno. Farò l’unica azione che la legge mi consente e che ritengo doverosa nel rispetto del mandato conferitomi dai cittadini di Anzio, rivolgendomi mercoledì 29 luglio presso il Comando della Guardia di Finanza di Nettuno dove sporgerò formale querela contro i responsabili di questo ennesimo disastro pubblico. Questa è l’unica e concreta azione che un Consigliere Comunale può intraprendere nell’espletamento delle sue funzioni, chiedendo un intervento della magistratura, istituzione preposta a far rispettare la legge e i diritti dei cittadini italiani. Ai ragazzie del presidio fuori l’Ospedale che ringrazio come cittadino di Anzio, rivolgo un appello affinché la loro azione di protesta ( a cui va riconosciuto il merito e l’impegno profuso in questi giorni) non diventi uno strumento ad uso e consumo della politica di turno che non è stata in grado di prevenire tale disastro”.
Marco Maranesi