Non solo dovrà rilasciare, entro trenta giorni, il permesso di costruire ma dovrà risarcire, anche, danni per 265.000 euro. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha emesso la sentenza sul ricorso che era stato presentato, nel 2014, dalla Srl Framarfed contro il comune di Anzio. Un contenzioso che riguarda la realizzazione di un distributore di benzina nell’area adiacente alla strada provinciale Ostia-Anzio, km 34 – su una superficie di 4.0003 metri quadrati – e che finisce oggi con la dichiarazione di nullità e annullamento della nota comunale (del 24 novembre 2014) che negava alla società il rilascio del permesso di costruire per l’installazione dell’impianto di distribuzione di carburanti. La società, si legge nella sentenza, aveva presentato richiesta per costruire nel 2003 ma “perdurando l’inerzia dell’amministrazione, aveva reiterato la propria domanda nel 2006. Tuttavia, essendo rimasto ancora inerte il Comune, aveva adito il Tar, che con sentenza n. 769 del 2008 dichiarava l’illegittimità del silenzio dell’Amministrazione e l’obbligo di provvedere”. A seguito della sentenza il Comune aveva tentato di correre ai ripari e nel 2008 rigettava nuovamente la domanda di permesso di costruire in ragione del fatto che la superficie da adibire a distributore riportata in progetto, parti a 3.639 mq, risultava superiore a quella graficizzata nel Prg. Ragioni che non hanno deposto, comunque, in favore del comune condannato a risarcire, peraltro, la società per i danni causati, per un importo pari a 265.000 euro