Riceviamo e pubblichiamo
“E’ innegabile che l’estate 2015 è stata un’altra stagione vissuta dai cittadini di Anzio nella sporcizia e nell’indecenza più totale. Il sistema della raccolta differenziata dei rifiuti ha ancora miseramente fallito di fronte all’urto dell’estate e dei villeggianti che ad Anzio trascorrono ogni anno le proprie vacanze. Alla fine di agosto le strade del comune si presentano come una grande pattumiera con rifiuti di ogni genere accumulati ai bordi e sui marciapiedi. Qualcuno ha cercato di giustificare i gravi disagi, causati agli utenti del servizio, con la diatriba legale fra le due ditte in concorrenza per ottenere l’appalto; ma non è così; perché il fenomeno si ripete al ritorno di ogni estate da anni e viene attenuato nel resto dell’anno dalla ridotta presenza dei residenti, dalla scarsa produzione di residui verdi e da interventi estemporanei ed onerosi (le cosiddette bonifiche) che vengono effettuati per nascondere la polvere sotto il tappeto.
Quali sono le ragioni per cui la gestione della raccolta dei rifiuti ad Anzio non ottiene i risultati sperati da parte di chi ne è responsabile e voluti di diritto da chi invece ne subisce i disagi? Ritengo che le motivazioni siano molteplici e dipendano, in massima parte, dal modo in cui il servizio viene gestito.
Il servizio della raccolta differenziata dei rifiuti è un sistema abbastanza complesso che viene normalmente finanziato con metodo tariffario dai cittadini che lo utilizzano in modo equo e puntuale. E’ un servizio complesso perché per il suo successo gestionale devono verificarsi un insieme di circostanze concomitanti:
a. un ottimo contratto con una ditta affidabile, con una quantità di mano d’opera sufficiente ed adeguatamente attrezzata, b. un buon sistema di prelievo che tenga conto della variabilità geografica e temporale dell’utenza, c. un efficace sistema di monitoraggio dei risultati in modo misurabile e che permetta i necessari aggiustamenti, d. un efficiente controllo della puntuale adesione dell’utenza sia alle norme di raccolta sia al sistema di contribuzione, e. una continua ed attiva collaborazione fra utenti e gestori del servizio ed infine f. una gestione professionalmente capace dell’intero sistema.
L’unico aspetto a cui l’Amministrazione comunale di Anzio ha messo mano con grande solerzia è stato l’aumento, quasi il raddoppio, della TARI e cioè della tassa che serve a finanziare il servizio.
Analizziamo gli aspetti presi in esame. Il nuovo contratto, per quanto letto nel capitolato posto a base della gara di appalto, appare migliore ed innovativo rispetto a quello precedente; tranne per alcuni aspetti, come quello del ritiro dei rifiuti verdi su prenotazione invece che in modo sistematico per cui, con alcuni adattamenti di minore entità, dovrebbe costituire uno strumento legale adeguato per un buon servizio di raccolta selezionata. Come in ogni zona a forte vocazione turistica l’utenza presenta ad Anzio un’escursione che arriva fino a quattro volte; cioè con punte di presenze nel periodo estivo fino a quattro volte superiori a quelle del resto dell’anno. Gli adeguamenti alla richiesta di un’utenza variabile sono previsti nelle clausole contrattuali e così la possibilità di adeguamento limitato e temporaneo a punte eccezionali di presenze. Non so se, a livello di gestione del servizio, sia prevista e sia attuata un’accurata analisi dei risultati gestionali necessaria anche ai fini di una misurazione affidabile ed analitica dei rifiuti differenziati. Certamente un controllo di questo tipo porterebbe ad evidenziare le carenze anche in termini numerici ed alla definizione dei necessari aggiustamenti per eliminarle. I cittadini di Anzio partecipano in modo del tutto inadeguato al servizio di raccolta differenziata. Il mancato o l’inefficace controllo degli inadempienti permette il perpetuarsi di inefficienze e di un mal costume che sono divenuti endemici dopo anni di tolleranza. L’utenza contribuisce a livelli del tutto inaccettabili al finanziamento del servizio se è vero che circa il 35% dei cittadini non paga la TARI, costringendo gli altri a sostenere un costo maggiore del dovuto e questo è, forse, l’elemento scatenante che fa inceppare il sistema. E’ ormai verificato, da molte rilevazioni fatte sul campo, che coloro che non contribuiscono al finanziamento del servizio sono, in gran parte, anche coloro che contribuiscono in modo massiccio all’abbandono dei rifiuti nelle strade. La raccolta dei rifiuti ad Anzio avviene a prescindere se non contro coloro che dovrebbero attuarla e ciò contrasta con la “buona pratica” testimoniata da tantissimi comuni che hanno avuto risultati del tutto soddisfacenti. Tale carenza è voluta da chi gestisce il servizio e potrebbe essere ridotta attraverso una collaborazione sinergica fra cittadini ed Amministrazione Comunale. Non esistono comunque scusanti verso gli incivili sporcaccioni che contribuiscono a ridurre in un letamaio le nostre strade. Nessun servizio che richieda un coordinamento di qualche complessità ed una capacità decisionale rapida e flessibile può essere gestito senza una direzione competente ed autorevole. Nessun servizio di grande impatto pubblico come quello della raccolta dei rifiuti può essere gestito con qualche speranza di successo se la parte attiva della cittadinanza non viene coinvolta ed incentivata a collaborare con coloro che sono responsabili delle decisioni gestionali. Nel Comune di Anzio non mi risulta esista nessuno tipo di collaborazione continuativa e sistematica tra istituzione locale ed associazioni di cittadini, di quei cittadini che pagano il prezzo dell’inefficienza e non solo in termini di disagio e che, per una parte purtroppo consistente, ne sono anche concausa. Il Comitato per Lavinio ha una lunga tradizione sul territorio per quanto ha fatto e proposto al fine di vedere attuato un servizio di raccolta dei rifiuti efficiente; nella convinzione che tale servizio potrebbe costituire un valido elemento di contrasto contro il progressivo degrado del territorio. Molti incontri hanno avuto luogo, negli ultimi anni, con il responsabile dell’Assessorato a cui va riconosciuta una continua disponibilità al dialogo che non sempre, però, porta a risultati concreti. L’esasperazione raccolta tra gli abitanti di Lavinio, nell’estate che sta finendo, ha convinto i componenti dell’Associazione che non è possibile limitarsi solo a subire il disagio che è figlio di un’inefficienza di gestione ma anche di un lassismo dell’utenza del quale troppi cittadini devono vergognarsi ed alla quale si dovrebbe porre rimedio attraverso una collaborazione attiva fra utenza e Amministrazione. Pensiamo che la critica sterile non produca risultati e che solo la collaborazione possa portare a qualche reale miglioramento che eviti il ripetersi di quanto visto e subito quest’anno e durante le stagioni estive passate. Il Comitato per Lavinio ha formulato, in via formale, al Comune di Anzio, un’articolata proposta di collaborazione che veda la partecipazione delle entità istituzionali, responsabili direttamente od indirettamente della gestione del servizio rifiuti ed un numero molto limitato di rappresentanti delle associazioni che abbiano una reale esperienza nel campo dell’igiene ambientale. La proposta si dovrà concretizzare con la formazione di un gruppo di coordinamento che metta intorno ad un tavolo tutti coloro che sono responsabili della gestione del servizio sia per l’aspetto gestionale che per quelli del finanziamento e del controllo, insieme ad una rappresentanza limitata degli utenti. Il gruppo di coordinamento, che avrà la veste che il Sindaco di Anzio vorrà dargli, dovrà porsi degli obiettivi e dei tempi di attuazione e dovrà mantenere informati i cittadini di Anzio sull’evolversi del lavoro. Il motto dovrà essere “mai più la vergogna di un’estate fra i rifiuti”. Invito tutti i cittadini di Lavinio, che intendono dare adesione a questa campagna contro l’inefficienza del Comune di Anzio e contro il comportamento inaccettabile da parte di molti nostri concittadini, a contattarci. Ripuliamo, una volta per tutte, Lavinio dalla sporcizia e dai furbi sporcaccioni che ci fanno pagare una rata altissima per un servizio inefficiente e che contribuiscono allo scempio del nostro quartiere. Si richiede l’adesione ed il supporto a questa iniziativa da parte delle forze politiche di Anzio che riconoscono la gravità della situazione e condividono la necessità di porvi rimedio.
(comitatoperlavinio1@gmail.com)”
Sergio Franchi
Comitato per Lavinio