Possibili progetti su: turismo rurale, ricettività rurale, trasformazione e vendita dei prodotti agricoli e tipici. Marta Bonafoni: “E’ il segno di come questa amministrazione intende valorizzare le risorse più belle, e troppo spesso abbandonate e dimenticate, del territorio
di Claudio Pelagallo
La Regione introduce una novità storica, attesa da anni: da oggi gli imprenditori agricoli potranno demolire, ricostruire e delocalizzare all’interno della loro azienda agricola i manufatti esistenti. Il tutto a due condizioni: senza aumentare la cubatura e con l’obbligo di mantenerne la destinazione agricola. Una grande opportunità di sviluppo e lavoro, perché incentiviamo le attività economiche nel settore agricolo e dei servizi.
Le aziende agricole possono già presentare progetti e proposte ai Comuni per dare un nuovo utilizzo dei manufatti esistenti: turismo rurale, ricettività rurale, trasformazione e vendita dei prodotti agricoli e tipici, ristorazione e degustazione di prodotti tipici, attività didattiche, socio-culturali, ricreative e terapeutiche-riabilitative.
Ecco cosa prevede il nuovo regolamento: la condizione per intervenire è che il 90% del proprio territorio aziendale sia destinato all’attività agricola e che i prodotti utilizzati siano per almeno il 50% provenienti dalla stessa azienda o da altre aziende agricole che operano nel territorio regionale. Già è possibile presentare progetti e proposte ai Comuni per l’utilizzo dei manufatti esistenti con nuove funzioni: turismo rurale, ricettività rurale, trasformazione e vendita dei prodotti agricoli e tipici, ristorazione e la degustazione di prodotti tipici, le attività didattiche, socio-culturali, ricreative e terapeutiche-riabilitative.
Una leva importante di sviluppo sostenibile del sistema economico e territoriale. Il nuovo regolamento è uno strumento decisivo per il raggiungimento di una serie di obiettivi: mettere fine all’espansione edilizia in Agro Romano, tutelare il territorio agricolo potenziando l’agricoltura; gestire le aree naturali protette per valorizzarne gli aspetti ambientali, naturalistici ed economici, aumentare l’offerta di servizi ai cittadini, creare nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani, il tutto contrastando il fenomeno della frammentazione fondiaria e della dismissione dell’agricoltura e incentivando gli interventi volti alla ricomposizione e all’uso del territorio agricolo.
“Il nuovo regolamento sulla multifunzionalità delle aziende agricole è una buona notizia che ribadisce l’attenzione da parte della Regione Lazio alla vocazione agricola delle nostre terre. Un altro passo che tiene insieme l’idea della cura del territorio, del turismo sostenibile e del lavoro.” -spiega Marta Bonafoni, Consigliera regionale di Sel – “E’ il segno – prosegue- di come questa amministrazione intende valorizzare le risorse più belle, e troppo spesso abbandonate e dimenticate, del territorio. A questo vogliamo unire e ribadire l’impegno a far sì che riprenda il lavoro sulle terre pubbliche e si giunga all’approvazione della legge sul tema. L’obiettivo deve essere, come in questo caso, quello di costruire percorsi innovativi per la tutela del territorio, per il rilancio dell’agricoltura e per la creazione di nuove opportunità lavorative.”