Un centinaio di pini abbattuti alla Gallinara, lettera aperta a Dell’Accio

Riceviamo e pubblichiamo

Gentile Ing Dell’Accio,

La saga senza fine del salvataggio della Pineta della Gallinara continua a svolgersi con un’irregolarità che rasenta il menefreghismo e che crea disagio a chi perora questa causa ed irritazione da parte dei cittadini che ne subiscono le conseguenze. Ad ogni piccolo passo avanti, ad ogni piccolo progresso nella direzione del recupero di un bene naturale così importante per la gente, fa seguito un periodo di inutile e dannoso vuoto assoluto: di un’inattività incomprensibile che rischia di inficiare anche gli effetti del progresso ottenuto. Mentre il tempo passa, il male che affligge la Pineta continua a fare vittime e, uno dopo l’altro, circa cento bellissimi pini mediterranei sono stati già abbattuti. La campagna di sensibilizzazione portata avanti con passione da parte del Gruppo Operativo Salviamo la Pineta, gli interventi a livello politico, le promesse formali del Sindaco, la risonanza sulla stampa hanno portato al coinvolgimento della Regione Lazio, responsabile degli interventi fitosanitari, alla definizione di strumenti di intervento ed alla delibera dei fondi per finanziarne la spesa. Iniziative hanno avuto luogo in coordinamento con il Servizio che Lei dirige il cui completamento era stato programmato. Poi ancora il vuoto assoluto. Gli interventi previsti, molti mesi orsono, da parte degli esperti dei centri di ricerca di Roma e di Firenze, non sono ancora avvenuti; la seconda fase della pulizia della pineta con l’intervento di decespugliamento e di allontanamento del materiale di risulta della demolizione della pista in cemento, non ha avuto luogo. Ogni piccolo intervento per il taglio dell’erba o per qualsiasi altra ragione di manutenzione ordinaria deve essere ripetutamente richiesto e non risponde a nessun automatismo manutentivo. Nel corso della passata estate la Pineta si è trasformata in un parcheggio di auto in quanto non è stato ritenuto necessario bloccare il varco che permette l’accesso al parco. Comprenderà che questa situazione è incomprensibile in quanto non appare nemmeno giustificata dalle ragioni burocratiche o dai tempi necessari per gestirle. La buona volontà e la competenza del Funzionario del Suo Ufficio, che segue direttamente e diligentemente la problematica, non sono sufficienti in mancanza delle delibere e delle necessarie coperture normative. La invito, pertanto, anche in nome di una credibilità alla quale un ente amministrativo non può rinunciare, a porre in atto ogni necessaria iniziativa affinchè venga dato con urgenza seguito a quanto concordato e deciso. Faccio particolare riferimento all’intervento fitosanitario ed al completamento del progetto di pulizia e decespugliamento a cui si è dato inizio con l’attiva partecipazione del Suo Servizio. La prego inoltre di porre in atto le necessarie iniziative e di dare le necessarie disposizioni affinchè il parco-pineta venga incluso fra le entità naturali del Comune di Anzo che sono oggetto di regolare periodica cura e manutenzione. Il Gruppo Operativo Salviamo la Pineta, che si è posto e resta a disposizione per ogni attività di supporto ed ausilio nel porre in atto quanto necessario a salvare il bene naturale, intende organizzare la “3 Giornata Nazionale degli Alberi” che è prevista per il 21 novembre. A tale scopo è intenzione di procedere con l’atto simbolico e sostanziale della piantumazione di 30 alberi in aggiunta a quelli piantati l’anno scorso. Il Gruppo Operativo non dispone di fondi e non riceve quote di adesione per cui potrebbe solo collaborare alla preparazione ed alla messa a dimora delle piante che dovrebbero essere approvvigionate a cura di Codesta Amministrazione Comunale (magari a parziale copertura della norma di legge 10/2013). La prego di autorizzare l’acquisto delle piante necessarie. La invito, infine, a dare riscontro alla presente con ogni cortese urgenza anche allo scopo di permettere ogni indispensabile azione di coordinamento.

Cordiali saluti e buon lavoro.
Dr. Sergio Franchi