Domenica 22 novembre appuntamento con la Giornata del Riuso, promossa dall’associazione Città Virtuosa che promuove, da tempo, iniziative di comunicazione e informazione nonché azioni concrete di prevenzione dei rifiuti. La “Giornata del Riuso” è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di adottare stili di vita consapevoli che vanno a limitare l’impatto dei nostri consumi sull’ambiente, ad abbandonare la filosofia dell’usa e getta e a riutilizzare oggetti che sono ancora in buono stato e che hanno ancora un’utilità. Dalle 10 alle 17 in Corso Italia, 172/b, ad Anzio, chiunque può portare i propri oggetti dando vita al “baratto” come forma di scambio, dono e solidarietà. ”Ormai non è più sufficiente – spiegano gli organizzatori – prevenire l’inquinamento e cercare di riparare i danni: per una crescita economica sostenibile è necessario modificare i modelli di produzione e di consumo ed agire quindi in termini di prevenzione. L’obiettivo della prevenzione è da tempo considerato, nelle direttive europee e nelle disposizioni nazionali, l’azione prioritaria dell’intero ciclo integrato di gestione dei rifiuti. La prevenzione dei rifiuti comporta benefici molteplici: consente di contrastare il depauperamento delle risorse naturali, rende più efficace, economico ed efficiente l’intero ciclo dei rifiuti (minore quantità di rifiuti da gestire e più facilmente gestibili), consente di limitare l’impatto negativo dei rifiuti prodotti sull’ambiente e sulla salute umana. Anche il riutilizzo viene annoverato nelle azioni di prevenzione perché contribuisce di fatto ad allungare la durata di vita dei beni evitandone la dismissione anzitempo e a ridurre quindi le quantità di rifiuto che si determinano. L’iniziativa della giornata del riuso è un progetto con una forte valenza ecologica ma anche educativa per i più piccoli. I bambini in un contesto di scambio, dono e solidarietà apprendono il baratto, una forma di libero scambio al di fuori dei classici sistemi monetari e del concetto di consumismo, nonchè la possibilità di trasformare lo spreco e il rifiuto di qualcuno in una risorsa utile per qualcun altro”.