Un anniversario, il 72esimo, che quest’anno sarà dedicato a Valeria Solesin, vittima dell’attentato di Parigi e che inneggerà soprattutto alla pace e alla fratellanza. “In accordo con il Sindaco Bruschini e con il Presidente del Museo dello Sbarco Colantuono abbiamo evitato che, nel programma delle celebrazioni del 72° dello Sbarco di Anzio, ci fossero rievocazioni di eventi bellici in quanto, purtroppo, l’anno appena concluso è stato contraddistinto da gravi attentati terroristici che hanno causato la morte di molti innocenti. Tra loro la studentessa, Valeria Solesin, alla quale abbiamo dedicato l’intero programma delle Celebrazioni quale simbolo dell’Italia migliore che, purtroppo, ha perso la vita mentre assisteva ad un concerto al teatro Bataclan di Parigi”.
Lo ha dichiarato l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Anzio, Laura Nolfi, in riferimento al programma per le Celebrazioni del 72° Anniversario dello Sbarco di Anzio pianificato, all’insegna dello slogan “Se vuoi la Pace prepara la Pace”, dalla Segreteria Tecnica del Sindaco in collaborazione con il Museo dello Sbarco.
“Siamo rimasti tutti particolarmente colpiti – prosegue l’Assessore Nolfi – dall”ultimo kolossal cinematografico del nostro concittadino, Roger Waters, girato anche ad Anzio, che ha mostrato al mondo intero le atrocità di tutte le guerre che definisce <un vero e proprio furto alle famiglie delle innumerevoli vittime innocenti>. La famiglia di Valeria è una di queste famiglie e la Città di Anzio, che ha conosciuto da vicino le atrocità della guerra, al pari di Roger Waters, in queste celebrazioni tenta nuovamente di lanciare un messaggio di pace e di fratellanza tra i Popoli”.
“Non è rabbia – ha dichiarato pubblicamente Dario Solesin, fratello di Valeria -. E non deve essere paura: Valeria non ci perdonerebbe mai se fossimo spaventati e dunque ora restassimo fermi. Nel suo nome, la nostra sfida deve essere quella di non smettere mai di provare a cambiare le cose”.
Il programma 2016, tra il 18 gennaio ed il 24 gennaio, prevede inoltre numerose iniziative come mostre, presentazione di libri, visite di commemorazione in tutti i Cimiteri di guerra del territorio, la presentazione dell’intervento di recupero storico del bunker italiano, presso la spiaggia della Fornace, realizzato nel 1943 ed utilizzato durante l’Operazione Shingle, le Celebrazioni Ufficiali del 22 gennaio che si concluderanno al Monumento ai Caduti di Anzio alle ore 12.00, le iniziative in ricordo di tutti i Caduti pianificate insieme ai Comuni di Nettuno, Aprilia e Lanuvio, la deposizione di fiori al Fosso della Moletta, nel punto esatto dover perse la vita l’Ufficiale Britannico Eric Fletcher Waters (padre del Cittadino Onorario di Anzio Roger Waters) e la proiezione “gratuita” del Kolossal “The Wall”, giovedì 21 gennaio (la mattina per gli studenti e la sera per i cittadini con due appuntamenti 18.30 e 21.30) al Cinema Astoria.
“Un grande sforzo organizzativo – dice il Presidente del Museo dello Sbarco di Anzio, Patrizio Colantuono – che abbiamo voluto indirizzare verso una settimana di riflessione su quanto sta accadendo nel mondo, sull’importanza di una cultura della Pace e sull’abbattimento del Muro di tutte le guerre, così come evidenzia Roger nel suo The Wall. A tal proposito la mostra che stiamo organizzando nei locali di Piazza Pia e la ristampa del libro sullo Sbarco di Anzio, aggiornata con le immagini del conferimento della Cittadinanza Onoraria a Roger Waters, risulteranno strumenti fondamentali per mantenere viva la memoria su quanto accaduto, ad Anzio, durante l’Operazione Shingle”.
“Nelle pagine del libro di Colantuono, nei volti dei nostri Padri che hanno sofferto in quegli anni drammatici – ha scritto il Sindaco Bruschini nella prefazione alla ristampa del libro, sullo Sbarco di Anzio, che sarà presentato il 23 gennaio a Villa Sarsina – ma anche nei volti di quei tanti ragazzi, venuti da terre lontane in nome della libertà e della democrazia, sono evidenti i sacrifici patiti durante l’operazione Shingle e durante la Battaglia di Anzio. Oltre 80.000 morti, tra civili e soldati, in una delle più cruente operazioni militari della seconda guerra mondiale, così come si evince dai cimiteri di guerra ubicati sul nostro territorio. Non dobbiamo mai dimenticare il nostro passato, con la nostra Città rasa al suolo dalla guerra, se vogliamo costruire, per le nuove generazioni, un futuro migliore in un mondo libero e giusto; un futuro di pace e di fratellanza tra i Popoli. Sottolineo con soddisfazione – conclude il sindaco Bruschini – che nel libro è ben documentato l’evento, che rimarrà per sempre scolpito nella storia della Città di Anzio, del conferimento della Cittadinanza Onoraria al Poeta, Roger Waters, in ricordo di suo padre, l’Ufficiale Britannico, Eric Fletcher Waters, perito nella Battaglia di Anzio e disperso nelle paludi della guerra, così come ben documentato, dal nostro concittadino, nel film capolavoro “The Wall” che ha visto la nostra Città protagonista in tutte le sale cinematografiche del mondo”.
In conclusione uno stralcio dell’intervista di Roger Waters al Corriere della Sera:
La parte di “non-concerto” del film sembra sia molto personale. Racconta della prima volta in cui sei andato nel luogo dove è morto tuo padre, ad Anzio, in Italia. Come mai non ci sei andato prima? “Non ci sono mai stato perché il corpo di mio padre non è mai stato trovato. Non ho mai scoperto le circostanze della sua morte, nessun dettaglio”.
Come hai scoperto cosa è successo? “Siamo stati nel sud dell’Italia, abbiamo filmato il memoriale di Cassino, c’erano molte persone, anche una crew di un telegiornale. E un vecchio tizio, un espatriato britannico di nome Harry Shindler che vive in Italia, ha visto la scena in tv. Disse, «potrei essere in grado di aiutare quella persona». Shindler cerca di riempire i vuoti causati dalla guerra, ricostruendo le storie delle persone scomparse. Mi ha contattato e mi sono detto, «Beh, è una buona cosa». Credeteci o no, ha trovato il luogo esatto dove è stato ucciso, in un’area grossa come questa stanza”.
Come ti sei sentito la prima volta in quel momento? “Nel film c’è la scena in cui guardo il mare, che è quello di Anzio. È stato molto emozionante essere là, tutto il viaggio in realtà lo è stato”.