“Comitati e cittadini uniamoci contro il malaffare”

Riceviamo e pubblichiamo

piazza pia“L’attuale situazione politica e sociale del nostro territorio richiede un salto di qualità da parte di tutti. Come è noto Anzio è oggetto di una aggressione speculativa fortissima che ne mette a rischio la qualità della vita, la tenuta sociale, ambientale ed economica e la salute dei cittadini. Basti pensare che la densità abitativa di Nettuno è la metà rispetto ad Anzio dove risulta però una percentuale molto più alta di abitazioni invendute.

Dalla imminente costruzione della centrale a biogas alla cementificazione della Vignarola, dalla mancata soluzione dei problemi legati al ciclo dei rifiuti all’eterna questione del porto, fino all’inquinamento del mare, assistiamo al saccheggio del territorio da parte di imprenditori senza scrupoli con l’appoggio dei poteri locali sempre pronti a favorire qualsiasi affare di un certo rilievo. A che serve poi una centrale a biogas se la stessa Turbogas di Aprilia è di fatto spenta dato che il territorio ha energia in eccesso? Cosa del resto da noi denunciata e prevista in tempi non sospetti.

L’amministrazione appare ormai funzionale più agli interessi di Acqualatina, di Marconi, delle grandi ditte i costruzione, che non al bene dei suoi abitanti. Anzio è il paradiso dei grandi affari e l’unico modo di governare la città sembra quello di darla in pasto alla speculazione, in barba alle esigenze dei cittadini. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, il disagio sociale è grande ma stenta a formarsi una coscienza critica diffusa e una mobilitazione significativa che rovesci questa situazione.

Eppure qualcosa si muove: da anni è attivo il comitato Acquapubblica che lotta per la ripubblicizzazione del servizio idrico, e da poco sono nati comitati contro la centrale biogas, per salvare la Vignarola, e a sostegno dei diritti dei migranti, contro la loro emarginazione e ghettizzazione. A questi gruppi si aggiunge la consapevolezza diffusa della inutilità e nocività del faraonico nuovo porto targato De Angelis/Bruschini che al momento ha avuto l’unico effetto di sprecare ingenti risorse pubbliche tramite la Capo d’Anzio, gettando nell’incertezza centinaia di lavoratori che legano la proprio sussistenza alle attività portuali.

Ora è indispensabile che queste esperienze vadano avanti, si rafforzino e costruiscano una rete sociale ampia e diffusa. Per far questo è necessario che ciascun soggetto esca dal proprio isolamento e si incontri con gli altri, costruendo un fronte per i beni comuni che possa prefigurare una battaglia sociale per una città più vivibile e accogliente, solidale e sana. Occorre che si risvegli la fiducia dei cittadini nelle capacità di azione sociale e politica e si elabori una piattaforma che riprogetti Anzio a partire dall’avvio dell’unica grande opera di cui essa avrebbe bisogno: un piano per il riassetto idrogeologico e il recupero del territorio, la tutela dei suoi beni ambientali e paesaggistici, la ripubblicizzazione dell’acqua, la valorizzazione del suo patrimonio storico. Le priorità devono essere il lavoro e la tutela del territorio, senza i quali non c’è futuro per la maggioranza della popolazione ma solo degrado, speculazione, illegalità e corruttela diffusa. Per compiere ciò bisogna rovesciare l’idea di una politica legata solo agli affari e agli interessi dei gruppi di potere economico e dei loro lacchè istituzionali. I comitati si devono unire per formare un forte movimento che si attivi per questi obiettivi e prefiguri una alternativa radicale agli affarismi sia di centro destra che di centro sinistra, sapendo però interagire con quelle forze politiche democratiche che daranno loro supporto sincero e non tenteranno di controllarle o piegarle ai loro fini. Deve nascere in ultima analisi un soggetto sociale alternativo che esprima un radicale cambiamento politico.

Come Prc Anzio siamo attivi con i nostri militanti nelle varie realtà di lotta, e cercheremo di promuovere questa unificazione dei movimenti come presupposto per l’alternativa politica e sociale di cui la città di Anzio ha urgente bisogno.

PRC-FdS “E. Che Guevara” – Anzio