Lunedì nero: si ferma pubblico impiego, stop a sanità, scuola e poste

ROMA – La settimana comincia con uno sciopero. Dalla scuola alla sanità, i dipendenti pubblici rispondono alla chiamata dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil per chiedere una manovra più equa. Otto ore con le braccia incrociate per i dipendenti pubblici, per la scuola, però, ci sarà solo un’ora di sciopero a fine lezioni, un’intera giornata per i lavoratori dell’università, della ricerca e dell’Afam.

SANITÀ I medici, dipendenti pubblici e della medicina generale, parteciperanno domani allo sciopero nazionale unitario del pubblico impiego per l’intero turno di lavoro, insieme agli infermieri e a tutti gli operatori della sanità. I servizi di assistenza sanitaria d’urgenza saranno garantiti. Potranno essere rinviate le attività cliniche e diagnostiche programmate. Massimo Cozza (Fp-Cgil Medici), Biagio Papotto (Cisl-Medici) e Armando Masucci (Uil-Fpl Medici) «si scusano per i disagi che potranno essere recati ai cittadini ma ritengono fondamentale una manovra più equa e che investa nel servizio pubblico come volano di crescita». «Ancora una volta, invece, si vuole fare cassa costringendo ai lavori forzati notturni migliaia di medici anziani, con 66 anni ed oltre, con turni sempre più logoranti e pesanti per il blocco del turno over, a discapito della qualità dell’assistenza per i cittadini. Nessun intervento a favore di migliaia di giovani medici e precari che vedranno invece sempre più lontano l’ingresso nel mondo del lavoro», aggiunfono i tre segretari nazionali dei medici Cgil, Cisl e Uil, che, in camice bianco, parteciperanno domani dalle 9 e 30 alle 12 e 30 al Presidio unitario del Pubblico Impiego a Piazza Montecitorio.

UFFICI PUBBLICI Disagi possibili per chi dovrà avvalersi del servizio degli uffici pubblici e di quelli postali: sempre per domani, infatti, è previsto lo sciopero unitario dei lavoratori delle Poste italiane per le ultime tre ore di turno. Nelle stesse ore braccia incrociate per i lavoratori dell’energia (elettrici, petrolio, gas-acqua). Saranno garantite le prestazioni indispensabili.

IN PIAZZA I lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza scenderanno in piazza dalle 9.30 alle 12.30. A Roma saranno in Piazza Montecitorio dove si terrà un presidio nazionale, al quale saranno presenti, tra gli altri, i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Al centro della mobilitazione unitaria, la richiesta di modificare il testo della manovra durante l’iter parlamentare.

fonte: LEGGO, www.leggo.it