Concluso il torneo di Risiko per la minoranza italofana a Fiume

risiko1Si è concluso il 27 gennaio il XII Torneo di Risiko “Il Gatto e la Balena” organizzato dall’Associazione Culturale Libertà e Azione, svoltosi presso l’ex Oratorio di Santa Rita, a cui hanno partecipato ben 30 persone, motivo per cui la gara non si è conclusa domenica ma giovedì. Il ricavato delle iscrizioni saranno devolute per un nuovo progetto benefico dell’Associazione, che dopo essersi occupata del reparto pediatrico di Anzio, si è impegnato con una scuola elementare italofana della città di Fiume per un progetto didattico interessato a mantenere l’italianità per quei bambini con radici italiane, le quali famiglie hanno vissuto gli orribili anni dell’esilio e delle foibe durante e dopo la seconda guerra mondiale. “Il nostro evento – spiega Johannes Balzano Responsabile di Libertà e Azione – è destinato a questo nuovo progetto molto importante per il percorso che abbiamo fatto con i nostri simpatizzanti. Siamo stati sempre impegnati a livello culturale nel ricordo di quello che purtroppo molti hanno dimenticato nel Nord-Est o negano con disprezzo delle vite umane. Lì c’è stato e c’è un popolo, chiaramente italiano, che ha patito le sofferenze di dover scegliere l’esilio forzato e di vivere per anni in campi profughi, o di uomini, donne e bambini scomparsi in quei buchi infiniti tra le rocce, chiamati foibe. Ora dopo aver collaborato, e continuando a collaborare, con la Società di Studi Fiumani, il Comitato 10 Febbraio e altre organizzazioni attive nell’ambito, abbiamo deciso di abbracciare un progetto didattico con la scuola italofana di Fiume. Nei prossimi mesi organizzeremo altri eventi e ci recheremo sul posto per portare poi nella nostra città una bellissima testimonianza, perché si può ancora fare beneficienza per gli italiani, soprattutto quelli dimenticati e che vivono in una terra usurpata. Il giorno della finale abbiamo poi saputo che il famoso gioco di Risiko, forse il più famoso in Italia, ha venduto propri diritti ad una casa canadese. Non c’entra nulla con il nostro progetto ma è un altro segno di come un po’ tutto ciò che è italiano viene svenduto a chi viene da fuori, attirato da questi saldi su industrie, prodotti, storia e cultura, perché sinceramente, rimaniamo, per i settori elencati, all’avanguardia in tutto il mondo, incapaci però di gestire questa fortuna. Ringrazio i numerosissimi partecipanti quali hanno ricevuto una targhetta ricordo. Vi aspettiamo per i prossimi eventi”.