Prc, lezione sul colonialismo. “Chi non vuole i rifugiati è ignorante”

Immagine11“Il circolo del Prc di Anzio esprime tutto il suo sdegno per le proteste che alcuni cittadini di Lavinio hanno inscenato venerdì scorso contro il possibile arrivo di 80 rifugiati Onu africani presso l’Albergo Villa Anna di Corso S. Francesco”. Lo dichiarano in una nota gli esponenti del PRC-FdS “E. Che Guevara” di Anzio. “Il Prefetto infatti aveva individuato la struttura come possibile sede per questi rifugiati che, ricordiamolo, sono tali perché originari di aree del pianeta devastate da guerre, dittature, povertà e fame. Si tratta quindi di persone alla legittima ricerca di una vita dignitosa, di un domani che non sia più segnato dalle tragedie a cui sono stati esposti fin dalla nascita.
Ma ormai per alcuni cittadini la solidarietà e il senso di umanità sembrano del tutto scomparsi: prevalgono il razzismo, la xenofobia, il pregiudizio più irrazionale. In più la propaganda dei media e il cinismo di forze politiche senza scrupoli contribuiscono non poco ad alimentare tale aggressività e violenza, al punto che nel mese di dicembre un rifugiato è stato ferito da un colpo di arma da fuoco da parte di un anonimo criminale “difensore del patrio suolo contro l’invasione straniera”.
Il rischio barbarie è quindi altissimo e oltre alla dovuta solidarietà con i più deboli che tutti noi dobbiamo praticare, è necessario rammentare i motivi per cui alcune aree del pianeta sono ridotte in tali condizioni, perché l’Africa e il medio Oriente sono devastate da guerre di ogni tipo, da povertà e fame. Senza dimenticare che i nostri nonni sono stati anche loro poveri emigranti guardati con odio e disprezzo nei luoghi in cui cercarono pane e lavoro.
Per questo come Rifondazione comunista e confidando nella collaborazione delle molte associazioni che sul territorio organizzano la solidarietà ai più deboli, stranieri e italiani, organizzeremo per martedì 16 febbraio alle ore 18;00 presso il Circolo Prc di Anzio in Via Fratini 8 una breve lezione di storia del Colonialismo europeo. Infatti la radice della divisione fra paesi ricchi e paesi poveri, che separa i destini dell’Occidente dal resto del pianeta è proprio lo sfruttamento coloniale che paesi come Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra, Olanda, Belgio, Germania, Italia, Stati Uniti hanno perpetuato nel corso dei secoli e che fa sì che ora un continente potenzialmente ricchissimo come l‘Africa sia ridotto a area di sfruttamento delle multinazionali, che se ne vogliono accaparrare le risorse naturali, facendone vivere le popolazioni in uno stato di indigenza e ignoranza permanente. Per non parlare della situazione mediorientale dove interi popoli come i palestinesi, i curdi, i siriani, si scontrano con la violenza di chi -le potenze occidentali con gli Usa in testa- in nome di interessi geopolitici ed economici, arma i fondamentalisti dell’Isis, appoggia monarchie oscurantiste come l’Arabia Saudita, permette la distruzione della Palestina, appoggia un governo criminale come quello di Erdogan ecc.
Sono questi gli scenari da cui fuggono i milioni di disperati che tentano di approdare sulle nostre coste su barconi e zattere, e che affogano in mare: chi non ne sa capire il dramma è vittima del pregiudizio e dell’ignoranza, speriamo che conservi ancora un briciolo di umanità. Per contrastare quest’ignoranza e per dare un contributo, seppur piccolo, affinché questa situazione si rovesci, proviamo a capirne le cause storiche. L’appuntamento è per martedì 16 febbraio presso il Circolo di Rifondazione comunista”.