La Legge di Stabilità ha modificato profondamente la disciplina sul canone Rai, l’imposta sulla detenzione di un apparecchio televisivo che si paga a prescindere dall’utilizzo o meno della televisione. In particolare, al fine di arginare l’evasione dell’imposta, il canone viene oggi inserito nella bolletta per la fornitura di energia elettrica. Di conseguenza non si dovrà più pagare il canone entro il 31 gennaio.
Come funziona il canone Rai in bolletta?
A pagare il canone per uso privato è chiunque detiene un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive. La detenzione di un apparecchio televisivo si presume nel caso in cui esiste un’utenza per la fornitura di energia elettrica nell’immobile in cui si ha la residenza anagrafica. Così per chi ha una seconda casa sfitta non si paga due volte il canone ma si paga solo in relazione all’immobile in cui si ha residenza. Se la seconda casa è affittata a pagare il canone è l’inquilino, anche se il contratto di fornitura di energia elettrica è intestato al proprietario.
Per chi invece non possiede un apparecchio televisivo per non pagare il canone si dovrà inviare una dichiarazione di atto notorio (ai sensi del DPR n. 445/2000) in cui si dichiara sotto la propria responsabilità di non possedere alcun televisore. La dichiarazione dovrà essere inviata all’”Agenzia delle entrate – Direzione provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1- Sportello S.A.T.” e ha validità per un anno. Si dovrà quindi ripresentare, sempre che non si acquisti il televisore, anche per l’anno successivo. Dal 2016 non si potrà più chiedere l’esenzione dal pagamento del canone Rai tramite suggellamento, ossia richiedendo all’Agenzia delle entrate di procedere a impacchettare (suggellare quindi) la televisione e come tale non usarla più, non pagando più il canone.
Il canone verrà inserito nella bolletta per la fornitura dell’energia elettrica, indicando con voce distinta in modo da esser riconosciuto dalle altre voci della bolletta. L’importo dal 2016 è ridotto a 100 euro e viene spalmato nelle varie bollette annuali in 10 rate annuali. Solo per il 2016 la prima rata del canone si pagherà da luglio a dicembre, poi dal 2017 a regime con le bollette.
Cosa succede se non si paga il canone?
Per chi possiede la televisione e decide di non pagare il canone, scomputando dalla bolletta la rata del canone sarà soggetto ad accertamento e qualora fosse verificata una violazione, la sanzione da pagare può arrivare anche fino a 500 euro. Sanzioni alte anche per chi dichiara falsamente di non possedere la televisione.
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