Schiacciati dall’albero, accuse e rabbia dopo la tragedia

094029189-215cac4a-5792-471c-a2a1-668ab8c0648e“Vergogna! Se non potete fare la manutenzione agli alberi, tagliateli”. Commenta così Daniele, uno dei nostri lettori, la notizia relativa alla morte di due persone schiacchiate da un albero caduto sopra un’auto, in una terribile disgrazia avvenuta a Tor San Lorenzo stamattina, all’alba. Due morti e una terza persona gravemente ferita, tutti residenti ad Anzio, è il bilancio di una tragedia che per molti si poteva evitare. Decine di commenti, rabbia, accuse, un’ondata di reazioni di sdegno che ha accompagnato la notizia, sulla pagina Facebook del nostro quotidiano. Sono in tanti a chiedere sicurezza e manutenzione nelle strade.

“Gli alberi accanto alla carreggiata non servivano a fermare il vento? Ogni anno a causa del brutto tempo cadono centinaia di alberi e ci vanno a rimettere la vita molte persone… siamo sicuri che non c’è nulla di più sicuro per proteggere le carreggiate dalle forti raffiche di vento?”, scrive Lorenzo.

“Quei poveretti sono morti in una maniera terribile – commenta un altro, di nome Raffaele – il Comune dovrebbe curare e potare le piante, altrimenti possono succedere queste disgrazie. Un altro punto pericoloso è Villa Borghese ad Anzio, dove le piante si piegano pericolosamente sulla strada”

“Li devono tagliare tutti questi alberi, fanno solo danni e non parliamo della strade alzate dalle radici”, scrive Roberto in un altro commento.

Immagine“Ero in macchina dietro la focus – dice Maurizio – mi sono salvato x un paio di metri”

“Questo per me è omicidio – dice Paolo – ora chi va in galera? Altro che destino”

“Destino assurdo – dice Patrizia – mia figlia sta nella stessa scuola del figlio di quelle povere anime, ha detto che sentire le urla di quel ragazzo che rimbombavano in tutta la scuola è stato penoso e straziante”.

Sulla tragedia di Ardea interviene anche la politica. “Alla famiglia di concittadini anziati – scrive Umberto Spallotta – va tutto il cordoglio del Partito della Rifondazione comunista di Anzio. Una tragedia che non è frutto soltanto di circostanze sfortunate. Il maltempo infatti non sarebbe bastato a causare il crollo dell’albero sull’automobile della sfortunata famiglia, se ad esso non si fosse accompagnata la mancata manutenzione del territorio, vera emergenza nazionale. L’unica grande opera di cui il paese avrebbe bisogno è un piano di riassetto idrogeologico in modo da evitare tragedie simili. Invece si continua a dare in pasto il territorio e l’ambiente alla speculazione edilizia, agli impianti industriali obsoleti e inquinanti, ad un modello di sviluppo rapace basato esclusivamente sul profitto, alle grandi opere inutili e dannose. Se non si inverte la rotta saremo costretti a sopportare simili perdite umane ancora a lungo e vedremo distrutto un patrimonio naturale e storico senza pari”.

Interviene anche Giulio Verdolino, esponente di Città Futura a Nettuno. “Assurdo morire così. È vero che le condizioni meteo facilitano la caduta di queste piante, ma occorrono controlli preventivi: gli alberi compiono il loro ciclo di vita e, anche per patologie o condizioni ambientali (smog, deforestazione, etc.), muoiono e si schiantano al suolo”.

Sulla vicenda ha aperto un fascicolo contro ignoti la procura di Velletri, ipotizzando il reato di omicidio colposo. Sembra che le radici dell’albero fossero malate. E’ stato anche incaricato un agronomo di accertare le condizioni in cui si trovava l’albero che, sembra, era posizionato all’interno di un terreno privato.