Regione Lazio. Valorizzazione ville e dimore storiche, ok da Commissione Cultura

Previsti: Interventi per la valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio

Villa-Borghese-Nettuno

La commissione Cultura, il 7 aprile, ha dato parere favorevole, all’unanimità, alla proposta di legge “Interventi per la valorizzazione delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale della Regione Lazio”. Presenti solo i consiglieri della maggioranza. La scorsa settimana la commissione Bilancio ha dato il via libera alla norma finanziaria, che propone uno stanziamento di 1,4 milioni di euro, di cui 100 mila euro per il 2016 per parte corrente e 1 milione e 300 mila euro nel biennio 2016-2017 (300 mila per parte corrente e 1 milione per parte capitale). I singoli articoli erano stati esaminati nelle sedute del 19 e del 26 marzo dell’anno scorso, con l’approvazione di numerosi emendamenti. Il testo passa ora all’esame dell’Aula.

Con questa proposta di legge viene istituita la “Rete delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e culturale”, alla quale potranno aderire gli enti pubblici e i soggetti privati proprietari dei beni, presentando domanda all’Agenzia regionale del Turismo. Contributi e finanziamenti potranno essere concessi per progetti di restauro, risanamento conservativo, recupero e manutenzione straordinaria. La Regione potrà stipulare convenzioni con le Università del Lazio per finanziare attività di formazione nel settore dei servizi turistico-culturali e in quello della conservazione e del restauro dei beni culturali.

Negli stessi ambiti la Regione promuove e sostiene la nascita di start-up giovanili. Si tratterà, in particolare, di quelle che, nei servizi turistico-culturali, coniughino la promozione culturale con l’utilizzo delle nuove tecnologie del settore ICT (information and communication technology) e di quelle che, nel settore del restauro e recupero architettonico, siano in grado di sviluppare un artigianato artistico e una cura del verde di qualità che coniughi recupero delle conoscenze tradizionali e impiego delle nuove tecnologie.

Prevista, infine, l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico che si occuperà di predisporre la proposta del regolamento con cui la Giunta definirà, previo parere della commissione competente, i criteri e le modalità per l’assegnazione dei contributi e le procedure di monitoraggio. Tra i criteri prioritari per l’individuazione dei progetti da finanziare: il completamento di interventi di restauro già avviati con risorse pubbliche, in particolare regionali; i progetti presentati da Comuni associati per la messa in rete di percorsi turistico-culturali; l’esemplarità dell’intervento come fattore di riqualificazione del contesto in cui si trova l’immobile; il grado di fruibilità al pubblico del bene, anche in termini di ricettività turistica. (cla. pel.)