Libertà e Azione ricorda Harry Wu, difensore dei diritti umani

Lettere, riceviamo e pubblichiamo

epa03091008 Harry Wu, a US-based Chinese human rights activist and publisher of Chinese dissidents' books, poses for a photo at the 2012 Taipei International Book Exhibition in Taipei, Taiwan, on 04 February 2012. Wu runs the Laogai Research Foundation which focuses on the darkness of China's Laogai (reform through labor) camps. EPA/DAVID CHANG

E’ morto a 79 anni, Harry Wu, da decenni difensore dei diritti umani in Cina e fondatore della Laogai Research foundation. Nato a Shangai nel 1937, Wu, per aver espresso un’opinione politica, nel 1960, insieme a milioni di religiosi ed oppositori politici, fu recluso nei Laogai fino al 1979. Uscitone, riuscì poi a rifugiarsi a Washington, dove ottenne successivamente la cittadinanza degli Stati Uniti nel 1994. Ha creato la Fondazione Laogai (www.laogai.org) di cui fu il Presidente, che si occupa della diffusione nel mondo di notizie sui campi di concentramento e impegnandosi in difesa della vita e della libertà religiosa. Il 12 novembre 2005, l’Associazione Culturale “Libertà e Azione” ha avuto l’onore di poter ospitare Harry Wu nella città neroniana. Fu un evento importante per Anzio soprattutto per la sua testimonianza impressionante. Harry Wu arrivò nella cittadina neroniana subito dopo aver ritirato il “Premio Sciacca” nell’Aula Magna della Pontificia Università Urbaniana. Wù salutò i presenti accorsi all’evento presso il “ Caffè Grand’Italia” in Piazza Pia affermando: “Se i vostri politici stringono le mani sporche di sangue dei comunisti cinesi, le loro stesse mani si sporcheranno di sangue”. A seguito, l’associazione culturale “Libertà e Azione” propose nella prima settimana di dicembre dello stesso anno una mostra sui Loagai a Villa Adele.

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