La luce che entra dalle vetrate, la natura tutt’intorno, una vecchia serra che si trasforma in aula didattica. Non è un sogno ma il progetto di viale Severiano che da oggi diventa realtà. Stamattina è stata inaugurata nella bellissima riserva naturale di Tor Caldara la nuova aula che il Comune ha messo a disposizione dei piccoli alunni della materna dell’istituto comprensivo Anzio 4. Da un’idea dell’insegnante Eleonora Sica, in collaborazione con Laura Sanna, nasce un progetto che sposa alla grande l’idea di lanciare lezioni didattiche alternative, a contatto con la natura. Una volta a settimana gli alunni fanno lezione all’aria aperta, nel contesto dell’iniziativa “La scuola nel bosco” che piano piano sta prendendo piede in Italia. Viale Severiano è una delle prime scuole a crederci e oggi viene premiata con una splendida aula all’interno della riserva di Anzio. Tanti bambini con indosso una maglietta verde, genitori, istituzioni, presenti alla cerimonia di inaugurazione, stamattina alle 10,30, tra filastrocche, ringraziamenti, passeggiate in una delle aree più selvagge e suggestive di Anzio.
A prendere la parola per prima la maestra Sanna, che ha ringraziato l’ideatrice del progetto, il dirigente scolastico Gaetano Laudani, visibilmente emozionato, e l’amministrazione comunale. “Se il Comune non avesse creduto in noi tutto questo non sarebbe stato possibile. Siamo innamorati di questo posto e del progetto che stiamo portando avanti. Anzio dispone di questo gioiello naturale che viene messo a disposizione dei nostri ragazzi e per noi è un grosso stimolo”. E’ intervenuto anche l’assessore all’Ambiente Patrizio Placidi. “E’ intenzione dell’amministrazione valorizzare questa riserva e dare maggiore spinta ad iniziative che coinvolgano la cittadinanza all’interno di un’area così bella di proprietà della Regione ma gestita dal Comune. Vogliamo proporre percorsi anche con i nonni e le famiglie”. A credere da subito nel progetto è stata anche l’assessore alla Pubblica Istruzione Laura Nolfi, che ha ringraziato Placidi e le maestre. “Questo è un esempio di sana collaborazione tra scuola, comune e famiglie. Alla base di tutto c’è un’intesa e una capacità propositiva che deve essere motivo di incentivo per tutti noi. Oggi posso dire con soddisfazione che abbiamo fatto centro”.