Una toccante cerimonia, quella di stamattina davanti al comando della Guardia di Finanza di Nettuno, dove è stato ricordato il capitano Francesco Tomasi al quale è intitolata la caserma. Un “eroe”, come è stato definito dagli intervenuti alla commemorazione, militari, esponenti dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Roma, generale di brigata Giuseppe Magliocco. Presenti anche gli alunni della scuola elementare “Angelo Castellani” di Nettuno. All’ufficiale, nato a Nettuno nel 1867, andò la Croce al Valor Militare per aver preso parte dal 1915 al 17 alla campagna austriaca durante la prima guerra mondiale. Si distinse per la capacità eroica nel corso della presa di Aia. Si legge nella targa in suo ricordo: “Attaccato violentemente con la propria compagnia, dal fuoco nemico, seppe portarla e mantenerla in posizione tale da battere efficacemente il fianco dell’avversario appostato in solidi e ben nascosti ripari”.
Nato a Nettuno il 12 Agosto 1867, figlio di un Farmacista, ha trascorso nella cittadina del tridente gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Dopo aver svolto il servizio di leva, decide di arruolarsi nel Corpo della Regia Guardia di Finanza nel 1892, dapprima con una ferma quinquennale, e successivamente intraprendendo la carriera da Ufficiale. Dal maggio 1915 al febbraio 1917 partecipa alla Campagna Italo-Austriaca prendendo parte come Capitano al 17° Battaglione e, ricoprendo successivamente l’incarico di Comandante del 5°, 17° e 7° Battaglione Guardia di Finanza. Promosso Maggiore per meriti di guerra, prosegue la carriera nella Guardia di Finanza ricoprendo diversi incarichi, fino al congedo con il grado di Colonnello nel 1931. Da quel momento in poi fa ritorno a Nettuno, dove trascorre serenamente la vecchiaia nella sua casa di Via Giacomo Matteotti n. 7, occupandosi dei nipoti, che lo ricordano come amabile e sorridente, e trasmettendo anche a loro i propri valori. Si dedicava, inoltre, alla sua passione: gli orologi. Infatti, il suo hobby era quello di smontarli fin nelle parti più piccole, pulire ogni singolo pezzo e rimontarli con precisione certosina. Uomo di particolare levatura morale, ligio al dovere, rispettoso delle leggi e fermo difensore delle regole di convivenza civile, viene descritto come severo e giusto. Ha avuto tre figli dal primo matrimonio con la Signora Maria Combi (appartenente ad una nota famiglia di Nettuno) la quale, purtroppo, è scomparsa prematuramente lasciandolo vedovo. Successivamente si è risposato con la Signora Teresa Pirri (altra nota famiglia di Nettuno) dalla quale ha avuto un’altra figlia. Ai propri figli, un maschio e tre femmine, trasmette i valori di giustizia, onestà ed amore per la Patria. Infatti, l’unico figlio maschio decide di intraprendere la stessa carriera del padre, arruolandosi nella Guardia di Finanza e ricoprendo da Ufficiale numerosi incarichi nel Nord Italia e concludendo la carriera, anch’egli con il grado di colonnello, da Comandante della Scuola Alpina di Predazzo. Il Capitano Francesco Tomasi riposa nella tomba di famiglia nel Cimitero di Nettuno.