Lettere- In faccia al treno. L’incapacità di intervenire

ListenerIn faccia al treno, è questa l’ espressione tipica dei nostri territori ed ha motivo di esistere e a volte di concretizzarsi! Quante volte mentre siamo davanti al passaggio al livello della linea Roma Nettuno, ci è capitato di vedere la gente che attraversa i binari mentre il treno arriva alla fermata? E’ un luogo comune e una cattiva abitudine. Qualcuno, parlando direbbe che siamo di fronte ad una mal – educazione dei nostri tempi, che si esprime (in questa accezione) violando ogni giorno le regole del vivere in sicurezza. Una presunta sfida alla vita, oppure ordinaria follia? Piuttosto, il decadimento di una cultura civica, che in altri tempi dava spazio a progetti per l’Educazione del Cittadino e della Comunità di Anzio. Negli anni 90° si rivelava una sensibilità al rispetto dell’ educazione stradale, sinonimo anche di uno sviluppo culturale del saper vivere le regole tra consociati e di sentire ognuno la responsabilità verso quest’ultimi, non un peso, bensì un dovere. Oggi, assistiamo a quella che potremmo definire “l’incapacità di intervenire” sia pedagogicamente che legalmente ad una distorsione della serena quotidianità. Nel Welfare di Comunità, lo sviluppo di una cultura della Cittadinanza Locale è fondamentale per tutti. E allora ci chiediamo, chi dovrebbe di competenza porre limiti a quel che sta accadendo e quale sarebbe il percorso idoneo al cambiamento? Proviamo tutti ad impegnarci, con azioni costruttive ma non interventistiche, rischieremmo la mal comprensione di coloro che per primi violano le regole, vanificando la possibilità di ristabilire l’equilibrio.

Dott.sa Loretta Giacomozzi