Emozioni impresse su un diario, che poi diventano storie, che alla fine diventano un libro. “I due volti di una vita” è il romanzo della giovanissima Sara Nucera, l’autrice che ha presentato nei giorni scorsi, a Nettuno, il suo lavoro presso la fraschetta Blues di Nettuno. Un’opera che nasce da una grande passione per la scrittura, come ha spiegato aprendo l’incontro la giornalista Licia Pastore. “Appena ho letto il romanzo ho subito capito che il libro era pubblicabile. Oggi presentarlo è una soddisfazione doppia, perché parliamo di una giovane ragazza e perché la cultura è un momento di crescita. Questo è un libro che parla di giovani ma è rivolto, nello stesso tempo, a tutti”. Visibile l’emozione dell’autrice, “una scrittrice radicata sul territorio”, ha aggiunto l’editore Dario Petti, “con un forte amore per la sua comunità. Gli ambienti del libro evocano molti posti di questo territorio. Mi ha fatto piacere pubblicare l’opera di una giovanissima così appassionata di libri e non di cose frivole. Noto la sua emozione rispetto al libro, il suo modo genuino di raccontare una crescita e condividere passioni”.
A moderare l’incontro il giornalista del Messaggero Giovanni Del Giaccio. “Nell’epoca degli ebook e degli smartphone – ha detto – c è ancora chi ha voglia di scrivere. Amo sempre ricordare che un certo Giampaolo Pansa ha iniziato facendo un giornale per se stesso. Poi è diventato uno dei più grandi giornalisti. Hai visto mai che da un mucchio di appunti tenuti in un cassetto… Quella raccontata da Sara è una storia di adolescenti, con il linguaggio degli adolescenti, che parla anche e soprattutto agli adulti”. Ed è qui che è intervenuta, facendo sorridere i tanti genitori in platea, l’autrice. “Voi genitori non comprendete ciò che prova un adolescente. Ciò che per voi è una cosa da nulla, per noi rappresenta un cataclisma. Ci chiedete per quale motivo non ci apriamo con voi. La verità è che un adolescente non vuole parlare con voi. Alice, la protagonista del romanzo, è una ragazza comune, normale, alle prese con la vita di tutti i giorni, che si ritrova a fare i conti con il dolore dato dalla perdita di un amore e si risolleva soltanto quando trova un’altra persona da amare. E’ un adolescente alle prese con i problemi di tutti. Con il mio libro ho voluto dire che niente è per sempre, neanche la sofferenza. Bisogna sempre rialzarsi”.