I sindaci contro l’aumento delle tariffe, ma in gioco anche il consiglio d’Amministrazione di Aqualatina
Non voteranno il bilancio, si opporranno all’aumento delle tariffe e chiederanno di eleggere nuovamente il CdA. È questo l’esito dell’assemblea dei sindaci dell’Ato4, convocata da Eleonora Della Penna che avrebbe dovuto discutere della ripublicizzazione del servizio idrico. E’ certo che le elezioni amministrative hanno cambiato totalmente gli equilibri politici della parte pubblica dentro l’assemblea dei soci. E ora i primi Cittadini di Aprilia, Latina, Terracina, Nettuno e Cisterna sarebbero pronti a far sentire la loro voce. Questa volta i sindaci non intendono cedere, per cui voteranno contro la delibera che stabilisce l’aumento delle tariffe. E puntano più in alto: la revisione completa del management e quindi l’azzeramento del Consiglio di Amministrazione. Se queste premesse saranno confermate, sarebbe un capovolgimento totale rispetto alla gestione e alle politiche del gestore del servizio idrico. Sulla questione della ripublicizzazione del servizio, anche per rispettare l’esito del referendum sull’acqua, si vorrebbe arrivare al riacquisto delle quote dalla Veolia. Ma il punto più difficile è quello di chi dovrebbe mettere i soldi. Le casse dei comuni piangono, la Provincia di Latina neanche a parlarne, ora tutti sperano nella Regione Lazio, ma anche l’ente regionale non sta messo bene. Certo sarebbe gradito qualche sussulto di coscienza da parte di chi, ex presidenti della provincia e sindaci anche quelli di Anzio e Nettuno, negli anni passati sono stati fautori della privatizzazione di un bene pubblico primario come l’acqua. (cla pel)