L’appuntamento era “a calata di sole” e il salotto del Jolly Lido di Lavinio si è trasformato – con un tramonto mozzafiato – per oltre un’ora in un angolo di lazialità. Alla presentazione del libro “Controstoria della Lazio”, scritto dal giornalista Vincenzo Cerracchio per i tipi di Historica, sono intervenuti gli ex giocatori Memmo Eufemi, vincitore della Coppa Italia nel ’58, anziate, e Alvaro Rezzonico, terzo portiere della Lazio dello scudetto nel ’74. Presenti tifosi, appassionati e qualche piccolo “aquilotto” per sentire gli interventi di Cerracchio, certamente, ma soprattutto di un indomabile Eufemi. A moderare l’incontro il giornalista Giovanni Del Giaccio.
“Controstoria – ha spiegato l’autore – perché della Lazio parlano in molti con versioni a volte inesatte, come quella che sarebbe stata fondata da personaggi di rilievo, ad esempio, quando in realtà si misero insieme nove giovani che non trovavano spazio nei circoli esclusivi dell’epoca”. E poi gli episodi narrati nel libro, quelli che avrebbero consentito di scrivere una storia diversa della Lazio, mentre i biancocelesti si sono trovati spesso beffati.
Singolare la coincidenza di due matrimoni… causa Lazio. Eufemi ha raccontato che prendendo il treno per andare a Roma a firmare il contratto notò quella che sarebbe diventata sua moglie, Rezzonico che venne mandato a “farsi le ossa” a Latina da Bob Lovati e incontrò l’amore della sua vita. Ma sono state soprattutto le vicende laziali a tenere banco, gli aneddoti legati alla “lazialità” di Memmo e Alvaro. Il primo ha ricordato “avevo il mito di Parola, numero 5 della Juventus, facevo le rovesciate in spiaggia come lui, arrivo alla Lazio e me lo ritrovo compagno di squadra, gli davo del lei e mi prendeva in giro”. Rezzonico, invece, di un allenamento spostato da Tor di Quinto al palazzetto di viale Tiziano, evento che doveva restare segreto ma che Re Cecconi fece sapere ai tifosi.
Vicende laziali che hanno impreziosito quanto si apprende dalle pagine del libro, disponibile on line sui siti di e-commerce.