Estate tra i rifiuti, cittadini e associazioni denunciano il Comune

Riceviamo e pubblichiamo
14059989_679895992158162_965832256_o1Un’altra estate volge al termine e lo scempio dei rifiuti nelle strade diminuirà solo con il ritorno a casa dei villeggianti. Un’altra estate in cui l’incapacità a gestire il servizio di raccolta rifiuti è stato pari solo all’arroganza dei suoi responsabili; arroccati sul loro piccolo potere di decidere e lontani dalle loro responsabilità. Che resta da fare ai cittadini insoddisfatti? Che resta a chi deve respirare il miasma del mucchio di immondizie posto fuori dalla propria abitazione? Che resta a chi trova il mastello dell’umido fuori di casa colmo esattamente come lo ha lasciato la sera prima? Che resta a chi ha chiesto da 45 giorni il ritiro del verde presso la propria abitazione e lo vede gradualmente trasformarsi in compost? Che resta alla gente per bene di Anzio per incidere in qualche modo al solo scopo di vedere una corretta gestione di un servizio essenziale per la comunità? Un servizio essenziale che viene gestito in modo efficace in tantissimi altri comune simili al nostro, dove esistono dirigenti tecnicamente capaci e assessori politicamente efficaci. Resta poco oltre che inveire coinvolgendo incolpevoli parenti degli interessati. Il Comitato per Lavinio ha tenuto sotto controllo la situazione durante tutto il mese di luglio e, verificato che la situazione era diventata imbarazzante, ha consultato molti cittadini di Anzio ed, insieme a loro, ha deciso di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria per richiedere la verifica della situazione ed invitandola ad accertare se tale situazione omissiva sia tale da individuare un reato penale. Un esposto è stato presentato in tal senso al Comando dei Carabinieri locale ed alla ASL Roma H. L’esposto è stato formalmente inviato anche alla Procura della Repubblica oltre che, per doverosa quanto inutile conoscenza, al Sindaco di Anzio. Oltre al Comitato per Lavinio un nutrito gruppo di cittadini ha sottoscritto la seguente denuncia insieme ai rappresentanti di alcune Associazioni come Anziodiva, Legambiente e Intesa dei Cittadini del Lido delle Sirene e Cincinnato.
I sottoscritti
Cittadini sensibili ed impegnati personalmente e con le loro associazioni nella difesa del territorio in cui vivono contro il degrado ed il pericolo, espongono all’attenzione di Codeste Autorità le seguenti circostanze
Nel Comune di Anzio è in atto il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani attraverso il prelievo porta a porta. Il servizio viene prestato dalla ditta appaltatrice Camassa s.p.a., vincitrice di apposita gara di appalto, sotto il controllo dell’Amministrazione Comunale di Anzio, che lo esercita attraverso l’Assessorato all’Ambiente. Da circa due anni il servizio non avviene gestito nel modo adeguato creando sul territorio una situazione di forte disagio alla popolazione e di pericolo per la salute degli abitanti. Si verifica infatti che, ormai da mesi nell’ambito della corrente gestione, mucchi di rifiuti anche inquinanti e pericolosi vengano rilevati abbandonati nelle strade praticamente di tutto il territorio comunale con riferimento particolare alle zone periferiche. La situazione che si è venuta a creare è certamente grave ed a poco vale l’azione dei cittadini che segnalano i disservizi. L’abbandono e la permanenza di rifiuti organici e di sostanze pericolose nei luoghi pubblici, la mancata pulizia periodica delle aree pubbliche ed aperte al pubblico; il mancato lavaggio delle aree di permanenza dei rifiuti organici e di sostanze pericolose non creano solo disagio alla popolazione e disdoro ambientale ma un reale pericolo per la salute pubblica. A parere dei sottoscritti il comportamento delle parti responsabili della gestione non trova giustificazione in un semplice e temporaneo disservizio ma identifica una carenza organica e permanente ed una incapacità di gestire un servizio così complesso e vitale per gli abitanti di Anzio.
– In considerazione del fatto che la situazione crea un grave disagio per i cittadini ed un potenziale reale pericolo igienico per gli adulti ma particolarmente per i bambini,
– in considerazione del fatto che gli incontri e le segnalazioni dei cittadini non hanno portato a nessuna soluzione, –
– in considerazione del fatto che la situazione non mostra alcun segno di miglioramento ma invece mostra segni di ulteriore graduale peggioramento,
i sottoscritti richiedono a Codeste Autorità affinché verifichino se il comportamento delle parti responsabili amministrativa, politica e gestionale identifichi un reato omissivo di servizio essenziale che sia perseguibile in base alla legge penale vigente ed, in caso affermativo, ne facciano derivare azioni conseguenti, per quanto di competenza, presso la Magistratura.

Fatto e sottoscritto il 24 agosto 2016                                   Seguono Firme