Non si placano le polemiche legate ad alcuni eventi che sono andati in scena ad Anzio e Nettuno a seguito del terremoto. Riceviamo e pubblichiamo le lettere di due cittadini, la prima di Luigi Campomizzi, di Anzio, la seconda di Paolo Golisano, di Nettuno, che fa riferimento ad un evento organizzato dalla Pro Loco di Nettuno domenica in spiaggia (ma durante il party sono stati raccolti fondi per i terremotati).
“La nostra città è stata criticata per non aver rispettato il lutto cittadino, che non consiste nell’abbassare a mezza asta le bandiere .. Ma fare festa in piazza ..Musica..fuochi di artificio ..non mi è sembrato veramente rispettoso per tutta quelle persone tra cui molti bambini morti per un catastrofico terremoto.
In qualità di semplice cittadino ma dal profondo del cuore e senza che nessuno pensi che sto strumentalizzando (ma per mia fortuna tantissimi conoscono il mio carattere e la mia figura) sarei felice se invece dimostrassimo di che pasta siamo fatti e quindi tutta la città diventi muta durante l’ora del funerale della nostra carissima concittadina Alba Pazienti in Tontini. La nostra Grace Kelly come tutti la soprannominavano. La fatalità ha voluto che tutte e due abbiano avuto un tragico destino mortale …città muta vuol dire che per una sola misera ora tutte le attività commerciali cioè bar..pizzerie ..abbigliamenti .mercatini del centro città ecc..ecc.. Restino con le serrande abbassate ..se ciò sarà fatto vuol dire i valori della vita ancora contano per Noi, e che la nostra comunità di Anzio è sempre unita e forte. Cari concittadini, un’ora di silenzio non toglie niente a nessuno anzi ci far star bene nel sapere di aver fatto un gesto di valore .. In tutto questo silenzio l’unico rumore che vorrei sentire è il plauso meritato all’uscita della Chiesa per la nostra concittadina Alba morta per un tremendo tragico destino. Se qualcuno ha qualche idea in più mettiamola in campo perché Anzio c’è, almeno lo spero”.
Luigi Campomizzi
“Ma lo spirito sobrio di questo week end di lutto cittadino e nazionale? E il rispetto per le vittime e per i nostri concittadini? Io capisco tutto, il divertimento e il resto, ma fare un flash mob e metterlo su facebook mi sembra decisamente fuori luogo”.
Paolo Golisano