Contenitori diversi, prodotti con imballaggi di vari materiali da scomporre prima di poterli gettare nel bidone giusto, la raccolta differenziata rischia di gettare nel panico la maggior parte degli utenti che devono combattere non solo con la divisione dei rifiuti ma anche con i calendari comunali della raccolta. Per facilitare una volta per tutte la vita ai cittadini è arrivata Junker,l’unica APP al mondo che fa “parlare” gli oggetti che stiamo gettando e, geolocalizzandoci, ci dice come fare uno per uno. Tanto semplice da essere rivoluzionaria.
Scansionando il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio, Junker lo riconosce grazie ad un database interno di oltre un milione di prodotti, ne indica la scomposizione nelle materie prime e i bidoni a cui sono destinati. Basti fare l’esempio dei sacchetti dei biscotti, oppure delle confezioni di caffè, delle bottiglie in pvc o materBi con etichetta di carta e via discorrendo. E che fare con il Tetrapak che in alcune Regioni si smaltisce insieme alla carta e in altre con la plastica?
Un database ‘in progress’ che viene aggiornato quotidianamente anche grazie al contributo degli utenti,infatti se il prodotto scansionato non viene riconosciuto, l’utente può trasmettere con un clic dalla app la foto del prodotto e ricevere la risposta in tempo reale mentre il prodottomancante viene aggiunto a quelligià esistenti, a beneficio di tutti. Uno strumento innovativo perfettamente in linea con la filosofia delle smart cities.
Una APP, unica in Italia e in Europa, che già serve oltre 5 milioni di abitanti in Italia, dimostrando come si tratti di un servizio rapido, di facile utilizzo, accurato e completo.
La APP è gratuita per gli utenti di Nettuno, il Comune si è infatti abbonato ai suoi servizi pagando un canone fisso per comunicare ai propri cittadini anche molte altre informazioni: ubicazione dei punti di raccolta, calendario del porta a porta, indicazione per i rifiuti speciali, segnalazione degrado ecc.,in tal modosi previene anche il rischio di sanzioni indesiderate.
Per un Comune si tratta di risparmi importanti: con l’aumento del solo 1% della raccolta differenziata, rispetto alla Indifferenziata, può risparmiare da 0,50 a 4 euro all’anno a cittadino, (ISPRA, 2014). Aderendo a JUNKER, quindi, il Comune può dare una accelerazione importante verso il risparmio e la sostenibilità, a fronte di un canone simbolico rispetto alle cifre risparmiate già dal primo anno.
In Italia infatti smaltire i rifiuti indifferenziati costa circa il 15% in più rispetto alla frazione differenziata (21,69 centesimi di euro/kg vs 18,99 centesimi di euro/kg per la frazione differenziata), per un valore che porta le Regioni virtuose (62,2% di RD del Veneto) a sostenere costi della raccolta, a parità di rifiuto domestico prodotto (500 kg per abitante/anno), di circa 74 euro per abitante all’anno rispetto ai 190 euro per abitante delle Regioni meno virtuose (15,3% di RD della Sicilia). [fonte Green Book, 2014 – Ispra]
Ma quali sono i vantaggi della raccolta differenziata? Lo spiega Benedetta De Santis, fondatrice della startup: “JUNKER nasce per ridurre la quantità di rifiuti destinati a discariche ed inceneritori a favore del riciclo delle materie prime di cui sono composti. Ma risultati significativi possono essere ottenuti solo grazie al coinvolgimento attivo dei cittadini, che, nell’era delle applicazioni in mobilità, non sono disposti a perdere tempo scorrendo elenchi infiniti o ragionando sulla possibile natura di un imballaggio per compiere un’azione semplice come gettare un rifiuto in un bidone. Quindi abbiamo avuto l’idea di un servizio semplice che identifichi i prodotti e riconosca i materiali di imballaggio con un semplice clic sul codice a barre realizzato con la fotocamera dello smartphone. Il nostro obiettivo è aiutare il Paese ad andare verso la ‘tariffa puntuale’ che permette risparmi reali per i cittadini virtuosi che producono meno rifiuti indifferenziati. Percorso già avviato in alcune realtà come Treviso a cui auspichiamo seguano molte altre città italiane”.
Perché scegliere una zebra come logo? “Una zebra sorridente, è stata una scelta quasi obbligata, perché il suo manto è un codice a barre naturale. E poi l’abbiamo resa buffa e allegra per rendere molto facile riconoscerla e ricordarla” conclude Benedetta.
Scopri nel video come funziona la app https://www.youtube.com/watch?v=vgPt4KzoG5s